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Il turismo in bicicletta come attività per tenere vivo il fisico e la mente

La bicicletta fu inventata in tempi piuttosto lontani,
ma ancora oggi mantiene le sue caratteristiche di mezzo a propulsione muscolare
basato sul principio dell’antichissima invenzione della ruota.
Sospinta dalla forza delle gambe dell’uomo, la bicicletta è diventata nel tempo
uno strumento indispensabile per trasportare le persone lungo medio-brevi
spostamenti, soprattutto per quanto riguarda le classi meno abbienti, come
testimoniano i tanti film neorealisti risalenti al secondo Dopoguerra, in cui
spesso la bicicletta è la protagonista involontaria di tante pellicole, una su
tutte, naturalmente, Ladri di Biciclette
di Vittorio De Sica.
Mano a mano la società ha migliorato il proprio tenore di vita e la bicicletta
ha cominciato a diventare non più un mezzo destinato alle classi popolari meno
abbienti, diventando un po’ meno mezzo di trasporto e un po’ più strumento di
svago legato allo sport e alle attività agonistiche.
Il cicloturismo riassume entrambi questi aspetti. Alla base di questa forma di
turismo ci sono dunque tante componenti che hanno caratterizzato la storia
dell’essere umano, dalla voglia di esplorazione, alla necessità di praticare
un’attività sportiva, al piacere dato dallo spostarsi per i paesi con un
spirito sicuramente più “a misura d’uomoâ€,
nell’epoca in cui le distanze spaziali sono state azzerate dal viaggio aereo.
E’ in questo spirito che è nato, fra gli altri, l’EuroVelo, un insieme di itinerari cicloturistici che vanno da nord
a sud e da est a ovest, del continente europeo.
Per chi ama usare la bicicletta per fare turismo, non esiste però solo la
possibilità dei percorso EuroVelo.
Di grande interesse sono anche zone inserite all’interno di contesti
naturalistici
e paesaggistici assai attrattivi. E’ il caso ad esempio dell’area
che si stende attorno alla città di Treviso, la quale è circondata da un ampio
territorio di provincia chiamato Marca. Qui si possono scoprire ed osservare
numerose specie di flora e fauna autoctona, oltre ovviamente a poter seguire
itinerari specificatamente tracciati per conoscere meglio il territorio. E’ il
caso della famosa Strada dei Vini DOC del Piave, un percorso enoculturale
assolutamente da non perdere. Al contempo, il buon cicloturista, non si dovrà
lasciare scappare tutte le prelibatezze gastronomiche che in quest’area del
Veneto vengono sapientemente preparate ancora secondo la tradizione tramandata
dai tempi passati.
Ma questa è solo una delle tante possibilità che possono essere proposte per iniziare la propria avventura da cicloturisti. L’importante è ricordarsi sempre che questa pratica turistica permette di ottenere due risultati con un unico sforzo; il primo è quello di fare una sana e salutare attività fisica, il secondo è quello di poter scoprire cose che probabilmente passerebbero inosservate se ci spostassimo con un mezzo di trasporto più rapido. Insomma il cicloturismo sposa in pieno l’interpretazione moderna della locuzione latina ‘Mens sana in corpore sano’.
Seguendo il consiglio di provare a fare un’esperienza di cicloturismo nella Marca Trevigiana è necessario però scegliere un Hotel Treviso comodo e che permetta facilemente di raggiungere tutte le aree di interesse.

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