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La vegetazione a strapiombo sul mare, la natura fa spettacolo…

Il pino d’Aleppo (pinus holepensis) é tipico del Parco Nazionale del Gargano; nasce spontaneamente sul terreno roccioso-calcareo della costa che dal Golfo di Manfredonia va fino ai laghi di Lesina e di Varano. In gergo paesano il pino d’Aleppo é tout court chiamato “pino” e il riferimento ad esso é immediato perchè onnipresente. E’ l’albero per antonomasia che con la sua chioma irregolare e sempreverde disegna il paesaggio e non solo quello rurale. In navigazione su qualsiasi mezzo si é posizionati, protraendo lo sguardo attento verso la costa che a volte é alta, scoscesa a volte bassa, l’albero del pino é il re del paesaggio. Riempie l’aria di un’essenza delicata e aromatica che é il frutto della sua linfa resinosa, dal colore bianco cristallino che nei tempi lontani veniva raccolta in barattoli legati al tronco e successivamente venduta per essere usata come materiale per le torce. Dal tronco del pino si ricava, oltre che alla legna da ardere, la sua corteccia bruno rossastra fessurata in placche fitte che bollita in grandi contenitori serviva alla colorazione marrone delle reti che i pescatori utilizzavano per le battute di pesca nel mare azzurro e cristallino di Vieste. Le foglie del pino, chiamate aghi sono lunghe dai 6 ai 10 cm; fra di essi crescono, in marzo-aprile, le infiorescenze che sono di colore giallo. Lungo i rami del pino d’Aleppo crescono gli strobili, di forma conica e di colore rosso scuro che producono i semi uniti da un’ala lunga e trasparente. I semi, aiutati dalla propria ala sono portati dai venti che spirano lungo la costa e inseminano zone costiere anche nei terreni più aridi e nelle zone più inpensate fanno crescere l’albero che l’uomo usa per rimboschire e ossigenare l’aria. Il pino d’Aleppo caratterizza, insieme alla macchia mediterranea e agli alberi secolari d’ulivo la flora dominante nel residence Viestemare club vacanze, il cui verde é curato da esperti giardinieri e dall’amore e dalla passione del proprietario, appassionato di piante e di agricoltura in genere.
Molte sono le varietà anche esotiche, come diversi tipi di palme e piante inpiantate all’interno della struttura, per creare un oasi di verde.
Il mare é poco distante e la strada per raggiungerlo é alberata e pianeggiante. La collina che ci divide dal mare é l’ampia scogliera che unisce le due baie, quella di Molinella con la più famosa e molto più vasta Spiaggia Lunga o Baia di Santa Maria. La scogliera ospita anche una stupenda torre di avvistamento realizzata per l’avvistamento delle navi saracene. Completamente restaurata, é ora di proprietà privata e rappresenta uno dei tanti scorci di paesaggio di Vieste e di tutto il Gargano. Sul sito internet della struttura sono presenti ulteriori articoli come quello sui trabucchi del Gargano, sulle stupende orchidee selvatiche e di prossima pubblicazione sono quelli riguardanti il castello federiciano di Vieste, l’articolo sulla Foresta Umbra e anche una preziosa descrizione della “Salata”, famoso complesso paleocristiano a poca distanza dal nostro residence Viestemare club vacanze.
La documentazione di questi articoli é sempre possibile reperirla presso la direzione della struttura turistica.

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