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Eni si toglie la cravatta 2012

San Donato Milanese (Milano), 06 giugno 2012 – In previsione del picco estivo dei consumi di elettricità anche quest’anno fino a settembre “Eni si toglie la cravatta”. L’iniziativa, giunta alla sesta edizione, è rivolta ai dipendenti e consiste nell’adottare in ufficio un abbigliamento meno rigoroso a vantaggio del risparmio energetico per consumare meno e lavorare meglio. Evitando giacca e cravatta è possibile alzare di 1°C la temperatura negli edifici contribuendo a contenere le emissioni di CO2.
Durante l’edizione del 2011 sono state risparmiate 430.000 kWh di energia elettrica, pari a una riduzione del 9,5% dei consumi elettrici per il condizionamento. Il risparmio complessivo durante i giorni dell’iniziativa corrisponde ai consumi elettrici annui per uso domestico di 360 persone. La quantità di CO2 risparmiata equivale a quella prodotta da circa 1350 viaggi A/R in aereo sulla tratta Milano-Roma e a quella emessa da un’auto nuova per compiere 40 volte il giro del mondo.
Il risparmio economico risultato dell’iniziativa “Eni si toglie la cravatta” è stato investito in progetti di sostenibilità.
Incoraggiare i dipendenti a togliere la cravatta in ufficio è una metafora per affrontare un argomento decisamente concreto. Eni ha voluto rompere le righe del protocollo suggerendo la rinuncia a un accessorio di abbigliamento, per quanto simbolo di eleganza e italianità, per affrontare il tema dei consumi attribuibili all’uso smodato dei condizionatori d’aria durante i mesi estivi. La pratica di Eni di togliere la cravatta in ufficio, lanciata nel 2007, è diventata modello da seguire anche per altre aziende e conferma l’impegno di Eni per preservare l’ambiente e il territorio mediante un utilizzo accorto e razionale delle risorse energetiche. Eni si toglie la cravatta è l’iniziativa che propone alle persone di Eni di adottare uno stile di abbigliamento più informale e leggero, per contribuire ad un uso più razionale dell’aria condizionata alzando la temperatura di 1°C.Nelle 4 edizioni passate, questa iniziativa ha permesso di risparmiare 1.350.000 kWh e 774 tCO2. Il risparmio complessivo di energia elettrica ottenuto equivale ai consumi di 125 famiglie per quattro anni (ipotizzando un consumo medio annuo famigliare di 2700 kWh da AEEG). Le emissioni di CO2 evitate nei giorni in cui è stato regolato il condizionamento, sono paragonabili alle emissioni prodotte, nello stesso periodo di giorni, dalle auto di 1.230 dipendenti nel tragitto casa-lavoro (ipotizzando un percorso medio casa-lavoro di 15 km).
La quantità di CO2 evitata è paragonabile a quella emessa da un’auto che compie 133 volte il giro del Mondo. Un modo semplice e intelligente per contribuire ad un utilizzo efficiente delle risorse energetiche e ricordando che anche le piccole azioni contribuiscono a creare una cultura della sostenibilità ambientale all’interno azienda.

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