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Il diamante dalla D alla E : volete sapere tutto, ma proprio tutto dei diamanti?

A
Apice – [vedi "culet"]

B
Baguette – [vedi "forma Baguette"]

Brillante – [vedi "taglio a brillante"]

Buon
taglio – Buone proporzioni di taglio forniscono il compromesso migliore
tra fuoco e luminosità. Quando la luce entra in un diamante tagliato
correttamente viene riflessa da una faccetta all’altra per uscire
nuovamente dall’apice ed ottenere luminosità, fuoco e sfavillio massimi.

C
Caratura
– Si riferisce alla misura del peso di un diamante. Un carato equivale
a 200 milligrammi. Un carato può anche essere diviso in 100 "punti", un
diamante di 0,75 carati equivale ad un diamante di 75 punti.

Cintura – La cintura è il bordo più esterno di un diamante tra la corona ed il padiglione.

Colore
– I diamanti sono classificati in base ad una scala di colore stabilita
dal Gemological Institute of America (GIA). La scala varia da D (privo
di colore) a Z. I colori fancy si riferiscono a tonalità come rosa,
blu, giallo e molto raramente rosso. I colori fancy non sono compresi
all’interno di questa scala di colori e sono considerati estremamente
rari.

Corona – È la parte superiore oppure l’apice di un diamante.

Culet
(apice) – La parte inferiore di un diamante, in alcune pietre può
essere tagliato. Il tagliatore, infatti, può decidere di tagliare la
parte inferiore ed appiattirla eliminando così la punta.

Cushion – [vedi "taglio cushion"]

D
Deep cut – [vedi "taglio profondo"]

Diamante
– Il diamante è il materiale più duro conosciuto in natura, si tratta
di carbonio cristallizzato. Al momento dell’estrazione i diamanti sono
grezzi, vengono tagliati in seguito per rivelare tutto il loro
splendore.

Difetto esterno – Il termine "difetto" è usato quando
il diamante presenta graffi o imperfezioni sulla parte esterna della
pietra.

Dimensioni della tavola – Si riferisce all’ampiezza
della tavola, spesso espressa in percentuale rispetto all’ampiezza
totale della pietra.

Dispersione – Quando la luce entra in un
diamante si riflette sulle faccette e sugli angoli tagliati all’interno
della pietra. La distribuzione della luce è nota come dispersione o
diffusione dei colori dello spettro.

F
Faccette –
Sono le piccole superfici che vengono tagliate su di un diamante grezzo
e che gli conferiscono la forma finale. Il modo in cui la luce
interagisce con queste faccette determina la luminosità e lo sfavillio
di un diamante.

Finitura – La parola finitura viene usata per
descrivere la parte esterna del diamante. Se un diamante è ben tagliato
di solito avrà anche una buona finitura.

Fluorescenza – E’ il
fenomeno per cui un diamante, esposto a raggi ultravioletti può
mostrare una colorazione più biancastra, giallognola oppure bluastra.
Un occhio poco esperto difficilmente individua gli effetti della
fluorescenza, mentre i certificati gemmologici indicano spesso le
caratteristiche di fluorescenza di un diamante.

Forma – La forma
si riferisce al modo in cui viene tagliato un diamante: per esempio un
diamante può essere rotondo, triangolare, quadrato, marquise, a goccia,
ovale o a forma di cuore.

Forma Baguette – Un diamante di forma
rettangolare con file di faccette a gradini. Se i due lati lunghi della
baguette si assottigliano verso l’interno la pietra è chiamata tapered
baguette.

Forma Trillion – È un diamante di forma triangolare con 50 faccette. I trillion vengono comunemente usati come pietre laterali.

Forme
varie – Qualsiasi forma di diamante diversa dalla tonda – per esempio
marquise, quadrata, smeraldo, ovale, a cuore e a goccia.

Fuoco –
Termine spesso usato al posto di dispersione fa riferimento alla
varietà ed intensità dei colori dell’iride che si vedono quando un
diamante riflette la luce.

I
Inclusioni – Spesso
definite come impronte digitali della natura; sono imperfezioni
all’interno della maggior parte dei diamanti che li rendono così unici
in natura, proprio come le impronte digitali rendono unica una persona.
Queste caratteristiche sono valutate su di una scala di perfezione nota
come purezza. Alcune inclusioni comuni sono: nuvole, cristalli, puntini
e piume. La posizione e la quantità delle inclusioni influenza la
purezza di un diamante e quindi anche il suo valore.

L
Luminosità
– Lucentezza e sfavillio di una pietra quando la luce viene riflessa
dalla superficie e dalla riflessione interna totale della luce.

M
Marquise – [vedi "taglio marquise"]

Montatura
a castone – Questo tipo di montatura prevede un bordino intorno alla
pietra per fissare la gemma. I castoni possono avere bordo dritto,
irregolare o di forma varia per meglio alloggiare la pietra.

Montatura
a griffe – Si tratta di una griffe a quattro o sei punte che fissano il
diamante. Poiché questa montatura permette alla luce di entrare
all’interno della pietra da tutte le angolazioni fa sì che talvolta un
diamante appaia più grande e più brillante di quello che è realmente.
Questa montatura permette anche di fissare i diamanti di grandi
dimensioni in maniera più salda.

P
Padiglione – Parte inferiore della pietra al di sotto della cintura che sfuma verso il fondo della pietra.

Piuma
– Una piuma è un tipo di inclusione o difetto all’interno di un
diamante, spesso descritta come una piccola crepa, graffio o
imperfezione.

Proporzione – Le proporzioni di un diamante sono
di estrema importanza, permettono alla luce di venire riflessa
all’esterno della pietra. La proporzione è la relazione esistente tra
gli angoli delle faccette della corona e del padiglione.

Puntini
– Piccoli punti che sono essenzialmente inclusioni all’interno del
diamante. Un insieme di puntini viene definito nuvola o gruppo e questi
possono apparire come un’area più offuscata all’interno del diamante.

Purezza – Spesso un diamante ha
imperfezioni naturali che vengono definite come le impronte digitali
della natura dette inclusioni, queste contribuiscono
all’identificazione delle caratteristiche di un diamante, si trovano
all’interno della pietra e possono essere bianche, nere, prive di
colore oppure persino rosse o verdi. La maggior parte delle inclusioni
non sono visibili ad occhio nudo e possono essere viste soltanto
attraverso una lente a 10 ingrandimenti. Le inclusioni sono
classificate in base ad una scala di perfezione chiamata purezza. I
gradi di purezza variano da Fl (Flawless = privo di imperfezioni) e IF
(Internally Flawless internamente privo di imperfezioni) a I (Included
= con inclusioni). Il grado di purezza I può essere visto ad occhio
nudo senza l’uso di lente d’ingrandimento. La posizione e la quantità
di questi segni di riconoscimento può influenzare il valore di un
diamante.

R
Radiant – [vedi "taglio radiant"]

S
Sbavature
(o frange) della cintura – Durante il taglio sulla porzione più esterna
di un diamante chiamata cintura possono verificarsi delle crepe come
dei baffi. Le sbavature, se non eccessive e soprattutto se il peso
della pietra lo permette, possono essere a volte rimosse con ulteriore
taglio.

Scintillazione – Quando un diamante riflette la luce, lo
sfavillio proveniente dalle faccette della gemma viene definito
scintillazione.

Shallow cut – [vedi "taglio poco profondo"]

Simmetria
– La simmetria di un diamante è la disposizione delle faccette e degli
angoli creata dal tagliatore. Un’eccellente simmetria in un diamante
ben tagliato e proporzionato può avere un enorme effetto sulla
luminosità ed il fuoco della pietra. I certificati gemmologici valutano
spesso la simmetria di un diamante come eccellente, molto buona, buona,
sufficiente o scarsa.

Stile di taglio – Gli stili di taglio sono
diversi dalla forma dei diamanti. Il modo più semplice e più diffuso
per spiegare gli stili di taglio è quello di dividerli in tre tipologie
principali: taglio a gradini, taglio a brillante e taglio misto.

T
Taglio
– Il taglio si riferisce agli angoli ed alle proporzioni creati da un
abile tagliatore nella trasformazione di un diamante da grezzo a
tagliato. Sulla base di formule matematiche un diamante ben tagliato
riflette la luce internamente da una faccetta all’altra, la disperde e
la riflette attraverso la parte superiore della pietra con una
brillantezza ed un fuoco unici. I diamanti tagliati troppo o troppo
poco profondi avranno come risultato una perdita di luce attraverso i
lati o il fondo che determina anche minor valore e brillantezza della
pietra.

Taglio (operazione di t.) – Indica la cura impiegata dal
tagliatore nel forgiare la pietra grezza e creare le sfaccettature per
trasformarla in un diamante tagliato.

Taglio a brillante – È
stato dimostrato scientificamente che i tagli a brillante riflettono
più luce dall’interno della pietra e spesso si considera abbiano
luminosità maggiore di tutti gli altri tagli. Un diamante tondo con
taglio brillante ha 57 faccette. Altri tagli a brillante hanno forma
ovale, marquise a cuore e a goccia.

Taglio a gradini – Il taglio
a gradini è formato da file di gradini che sembrano i gradini di una
scalinata, il taglio smeraldo e baguette sono esempi di taglio a
gradini.

Taglio cushion – Un diamante dal taglio misto dalla forma di un cuscino quadrato.

Taglio
di scarsa qualità – Il taglio si riferisce agli angoli ed alle
proporzioni creati da un abile tagliatore nella trasformazione di un
diamante da grezzo a tagliato. I diamanti tagliati troppo o troppo poco
profondi avranno come risultato una perdita di luce attraverso i lati o
il fondo che determina anche minor valore e brillantezza della pietra.

Taglio
marquise – Un diamante a forma di barchetta, lungo e sottile con i lati
leggermente curvi che convergono in un punto ad entrambe le estremità.
Il marquise fa parte della famiglia del taglio a brillante.

Taglio
misto – Questo tipo di taglio presenta sia faccette del taglio a
gradini che del taglio a brillante e combina la bellezza del taglio
smeraldo con la luce del taglio a brillante.

Taglio poco
profondo (Shallow cut) – Il taglio si riferisce agli angoli ed alle
proporzioni creati da un abile tagliatore nella trasformazione di un
diamante da grezzo a tagliato. Un diamante tagliato troppo poco
profondo avrà come risultato una perdita di luce attraverso i lati o il
fondo che determina anche minor valore e brillantezza della pietra.

Taglio princess – Un diamante di forma quadrata, a volte rettangolare, dal taglio a brillante modificato.

Taglio
profondo (Deep cut) – Il taglio si riferisce agli angoli ed alle
proporzioni creati da un abile tagliatore nella trasformazione di un
diamante da grezzo a tagliato. I diamanti tagliati troppo profondi
avranno come risultato una perdita di luce attraverso i lati o il fondo
che determina anche minor valore e brillantezza della pietra.

Taglio
radiant – Un diamante rettangolare o quadrato che presenta taglio a
gradini e a forbice sulla corona e taglio a brillante sul padiglione.

Taglio smeraldo – Un diamante di forma rettangolare o quadrata dagli angoli tagliati.

Tavola
– È la faccetta di un diamante dalle dimensioni maggiori situata sulla
parte superiore della pietra. La tavola spesso viene indicata come la
faccia.

Tolkowsky Marcel – Nel 1919 Marcel Tolkowsky calcolò il
miglior compromesso teorico perché il taglio di un diamante potesse
conferire alla pietra maggior bellezza. La dimensione della tavola
doveva essere il 53% della dimensione totale della pietra con un angolo
del padiglione di 40 e 45 gradi. Il taglio Tolkowsky costituisce la
base del taglio moderno americano.

Trillion – [vedi "forma Trillion"]

V
Venature
– Possono essere considerate imperfezioni interne e spesso sono
visibili solamente ruotando il diamante molto lentamente. Possono
apparire e scomparire solo per un attimo ed hanno la forma di linee o
piani all’interno del diamante.

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