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Le strutture in cui lavora il veterinario

Le strutture veterinarie presenti sul territorio nazionale possono essere classificate in diverse categorie a seconda delle caratteristiche strutturali e di servizi erogati. La struttura più semplice corrisponde allo studio veterinario: che può essere con o senza accesso di animali. Se lo studio prevede l’accesso di animali deve essere rilasciata una autorizzazione sanitaria e la struttura dovrà avere dei locali atti allo svolgimento delle prestazioni medico veterinarie. Salendo incontriamo l’ Ambulatorio Veterinario a cui sono richiesti i seguenti requisiti strutturali: una sala d’attesa, un’area per gli adempimenti amministrativi, dei locali per l’attività clinica, una sala chirurgica e locali (o armadi) per il deposito dei materiali. In tutti i locali dell’ambulatorio veterinario deve eccerci un’adeguata illuminazione e ventilazione. Indispensabile la presenza dei servizi igienic

Passiamo ora a vedere quali sono i requisiti indispensabili per poter definire una struttura Clinica Veterinaria altresì detta “Casa di Cura Veterinaria”. I requisiti strutturali comprendono locali atti a garantire i servizi di medicina, chirurgia, diagnostica per immagini e ricovero. Si dovranno quindi avere oltre alla sala d’attesa e alla sala per le visite, una chirurgia, un locale per la radiologia, i ricoveri ed anche un laboratorio interno. I ricoveri dovranno essere organizzati in modo da poter separare i normali pazienti in degenza da quelli affetti da malattie infettive quindi bisogna prevedere almeno un box separato dagli altri per questi casi. La figura del direttore sanitario riveste qui una maggiore importanza perché è previsto l’esercizio della professione di più medici veterinari. I medici che svolgono la loro attività all’interno delle cliniche veterinarie possono essere sia generici che specialisti. Nella sala d’attesa è una buona regola quella di esporre chiaramente gli orari e i turni dei vari medici e se possibile un regolamento.

Ancora più complessa sarà l’organizzazione di un Ospedale Veterinario: struttura veterinaria avente individualità propria ed organizzazione autonoma nella quale vengono fornite prestazioni professionali da più medici veterinari, generici o specialisti ed in cui è prevista la degenza di animali oltre quella giornaliera. Nell’ospedale veterinario è garantito il servizio di pronto soccorso sull’arco delle 24 ore, con presenza continuativa di almeno un medico veterinario, nonché il servizio di diagnostica di laboratorio. • Requisiti minimi strutturali: – sala d’attesa; – locale per gli adempimenti amministrativi; – locale per attività clinica; – locale per attività chirurgica; – locale per la diagnostica radiologica; – locale per il laboratorio di analisi interno; – locale per il pronto soccorso e terapia intensiva; – locali o armadi destinati al deposito di materiale d’uso, farmaci attrezzature, strumentazioni; – locale adeguato e attrezzato con box e/o gabbie per la degenza degli animali; – locale separato per il ricovero di animali con malattie trasmissibili; – servizi igienici; – locali ad uso personale. • Requisiti minimi impiantistici: – nella sala di attesa e nei locali operativi deve essere assicurata un’adeguata illuminazione ed areazione; – impianto idrico. • Requisiti minimi tecnologici: – l’ospedale veterinario deve disporre di attrezzature e presidi medico-chirurgici in relazione alla specifica attività svolta. Requisiti minimi organizzativi: – identificazione e comunicazione all’utenza del nominativo del direttore sanitario; – affissione di orario, regolamento interno e modalità di accesso alla struttura; – presenza di almeno un medico veterinario nell’arco delle 24 ore.
A cura del Dott.Bartolomeo Borgarello

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