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LEGGI TUTTO Un egiziano è pugnalato alle spalle, Gheddafi alza bandiera bianca. Tutto in un fumetto. Ma non è arte, è informazione. È l’attivismo artistico di Latuff.
Alla ribalta sul web e giornali, sono i fumetti di Carlos Latuff, quarantaduenne fumettista brasiliano che riporta con pennarelli e carta le proteste ed i conflitti del mondo, concentrandosi in questo periodo proprio sulla guerra in Libia. E mentre scorriamo i fumetti, su Gheddafi è stata messa una taglia “vivo o morto”, sono stati rapiti 4 giornalisti italiani (due inviati del Corriere Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina, Claudio Morici di Avvenire e Domenico Quirico de La Stampa), scorre il sangue, c’è chi si ribella, chi insegue la libertà e la giustizia.
«Non sono la produzione di opere d’arte per illustrare articoli di notizie – racconta però Latuff in una recente intervista al Gardian – I miei cartoni animati sono direttamente orientati verso gli attivisti che li possono condividere e utilizzare gratuitamente. Hanno un messaggio, sostegno di una causa, e sono progettati per essere diffuso ampiamente».
Tags: fumetto, gheddafi, guerra libia, latuff, obama
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