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Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’arte: “O combatti, o scappi (oppure ridi)”

La 27a Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’arte si terrà a Tolentino dall’11 luglio al 6 ottobre 2013. Cambio della guardia alla direzione artistica della manifestazione: a guidare la 27° edizione è Evio Hermas Ercoli, già direttore artistico di Popsophia, il festival della filosofia pop. “O combatti, o scappi (oppure ridi)”, in questo aforisma di John Morreall, filosofo fondatore dell’International Society for Humor Studies, si condensa il filo conduttore dell’edizione 2013. Il tema richiama all’opzione umana di fronte alle crisi. Contrariamente all’animale, gli è concessa un’altra opzione: il riso. Un momentaneo distacco dalla realtà in grado di mettere in scacco la logica binaria di attacco e resa. Ma perché invece di combattere o di scappare, dovremmo ridere?

A questo sono chiamati a rispondere gli artisti tramite illustrazioni, scultura, fotografia, digitale e ogni tipologia di materiale e di supporto. Ogni mezzo potrà essere utilizzato per riflettere sulla comicità. Sul sito ufficiale, momentaneamente in restyling, è possibile scaricare il bando.

“Combattiamo o scappiamo. Due reazioni che riassumono il nostro atteggiamento in ambiente sociale.
La logica binaria del buono/cattivo, vero/falso, giusto/sbagliato ci aiuta ad agire, a scegliere se attaccare o fuggire, nelle situazioni quotidiane. Percepiamo un pericolo, proviamo rabbia, subiamo un torto, assistiamo a un’ingiustizia:
I mutamenti fisiologici del nostro corpo ci spingono ad agire in un senso o nell’altro. Si tratta del “sentire” caratteristico delle emozioni, di un’alternanza di attrazione e repulsione che regola il nostro comportamento di animali in lotta per la sopravvivenza. Ma l’uomo è l’unico animale che ride. L’umorismo è un punto di vista alternativo, esterno e distaccato, che complica le cose. La Biennale 2013 s’interroga su questa strana attività che “non serve a niente”, che è senza scopo e senza finalità e, per questo, assomiglia al gioco, all’arte e alla filosofia.
Eppure (o proprio per questo), non si tratta forse di un’attività essenziale e indispensabile per vivere con se stessi e sopravvivere nel rapporto con gli altri?
L’umorismo è per definizione “disimpegnato”: prevede una sospensione delle motivazioni pratiche e ideologiche.
La comicità “engagé”, quella che vuole convincerci di una qualsivoglia verità, non fa ridere.
Ridere vuol dire “anestetizzare il cuore”: distaccarsi dalle pressioni esterne, disinteressarsi delle conseguenze, allontanarsi dalle preoccupazioni.
Il tema del 2013 costringe l’artista a riflettere su se stesso e sul suo ruolo. Il concorso, quindi, pone una domanda paradossale: perché, invece di combattere o di scappare, dovremmo ridere?”

-Evio Hermas Ercoli-

INFO: Possono concorrere massimo 3 opere inedite e in originale di dimensione e tecnica libere
Termine accettazione opere: 22 aprile 2013 Scarica il bando su www.biennaleumorismo.it
Contatti: 0733.901365 / 0733.901326 [email protected]

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