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Più investimenti, più sviluppo, più sostenibilità, meno costi. È l’ambizione del piano di
sviluppo della rete elettrica di Terna. L’azienda guidata da Flavio Cattaneo, che gestisce circa 60.000 km di linee ad
alta tensione in Italia, ha messo il piede sull’acceleratore degli investimenti.
Ammodernare le linee elettriche del Paese alleggerendo i costi di sistema e creando nuovo
sviluppo, in una fase di congiuntura economica sfavorevole: è questa la sfida.
Il tutto in un’ottica di sostenibilità ambientale. I numeri confermano lo sforzo
straordinario che Terna sta compiendo.
6 miliardi di euro in 10 anni per cambiare il volto della rete che trasmette l’energia in
Italia, risolvendo le congestioni del mercato elettrico, connettendo le nuove fonti
rinnovabili e abbattendo le perdite di energia.
Grazie ad una rete più efficiente e moderna, le bollette di imprese e famiglie saranno
alleggerite di 1 miliardo di euro l’anno di oneri di sistema, una volta realizzato l’
intero piano.
Anche l’ambiente ne beneficerà, con 5 milioni di tonnellate di CO2 in meno l’’anno e
1.200 km di vecchie linee smantellate a fronte della realizzazione di 450 km di nuovi
elettrodotti, con l’implementazione dei 10 progetti per lo sviluppo sostenibile.
In attesa dei risultati di medio/lungo termine, la corsa per la rete del futuro è già
iniziata.
E i risultati sono tangibili.
Terna, infatti, negli ultimi 4 anni ha triplicato gli investimenti, dai
278 milioni di euro del 2004 ai 776 del 2008. Questo ha reso possibile la realizzazione,
dal 2005 ad oggi, di 1.000 km di nuove linee con 10 nuovi elettrodotti ad alta tensione e
11 nuove stazioni elettriche.
1,5 miliardi è il valore degli interventi oggi in costruzione e 2 sono i
miliardi di euro pronti ad essere "cantierati" appena ricevute le autorizzazioni
necessarie.
Tra questi vi sono 6 progetti prioritari, dal valore di 1,6 miliardi, in
attesa di rapida autorizzazione da 2/3 anni. Il loro "via libera" metterebbe in moto il
lavoro di circa 1.000 imprese fornitrici ed esecutrici, che a loro volta alimentano un
significativo indotto.
6 grandi direttrici ad altissima tensione che riguardano il nord come il sud del Paese:
nuovo collegamento Lodi – Pavia (Elettrodotto a 380 kV Chignolo Po (PV) – Maleo
(LO)), nuovo collegamento fra Padova e Venezia (Elettrodotto a 380 kV Camin (PD) –
Dolo (VE) – Fusina (VE)), nuovo collegamento fra Puglia e Campania (Elettrodotto
a 380 kV Foggia-Benevento), nuovo collegamento fra le Province di Udine e Gorizia
(Elettrodotto a 380 kV Udine Ovest-Redipuglia (GO)), nuovo collegamento fra
Piemonte e Lombardia (Elettrodotto a 380 kV Trino (VC) – Lacchiarella (MI)),
nuovo collegamento fra Sicilia e Calabria (elettrodotto a 380 kV Sorgente (ME) –
Rizziconi (RC)).
I nulla osta che attende Terna contribuirebbero a ridare slancio al
cantiere Italia e permetterebbero di migliorare l’impatto ambientale della rete.
La loro realizzazione garantirebbe da subito una riduzione di 1 milione di
tonnellate/anno di CO2 (1/5 del totale previsto dall’intero piano), lo
smantellamento di 800 km di linee e l’interramento di 230 km, a fronte della
realizzazione di 500 km di nuove linee aree.
Più investimenti, più sviluppo, più sostenibilità, meno costi. È l’ambizione del
piano di sviluppo della rete elettrica di Terna. L’azienda guidata da Flavio Cattaneo,
che gestisce circa 60.000 km di linee ad alta tensione in Italia, ha messo il piede
sull’acceleratore degli investimenti.
iniziata. E i risultati sono tangibili.
Terna, infatti, negli ultimi 4 anni ha triplicato gli investimenti, dai 278 milioni di
euro del 2004 ai 776 del 2008. Questo ha reso possibile la realizzazione, dal 2005 ad
oggi, di 1.000 km di nuove linee con 10 nuovi elettrodotti ad alta tensione e 11 nuove
stazioni elettriche.
Tags: flavio cattaneo, sostenibilità, sviluppo, Terna
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