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Come si creano i gioielli?

I gioielli sono sempre molto desiderati sia da uomoni che da donne, ma come nasce un gioiello?
E’ importante partire dalla base ovvero dal metallo di cui sono fatti.
Iniziamo parlando del platino. Si tratta di un metallo molto raro e molto costoso ma oltre questo non è di facile lavorazione, infatti solo esperti orafi riescono a realizzare oggetti con questo metallo. L’oro a differenza del platino è più duttile e quindi si possono ricavare delle lamine sottilissime questo non è possibile con il platino che al contrario è particolarmente adatto per le incastonature e per questo viene spesso utilizzato insieme a diamanti o altre pietre preziose.
Concorre a determinare il prezzo la purezza visto che per il platino abbiamo tre possibili leghe 850/1000, 900/1000, 950/1000 tutte con elevata presenza di platino puro.
Per quanto riguarda l’oro invece solitamente viene utilizzato quello 750/1000 ovvero l’oro 18 Karati con presenza di oro puro al 75%. Qui però poi le possibilità di scelta sono diverse perché in base alla presenza o meno di rame e alla quantità di questo possiamo avere oro rosa con il 20% di rame, oro giallo con meno del 20% di rame e oro bianco se il rame non viene utilizzato.
Si tratta di un metallo particolarmente duttile e ciò rende possibile un’ottima lavorazione orafa, ovviamente incide sul prezzo della lavorazione la produzione, infatti se sono fatti su scala industriale il prezzo del gioiello è minore mentre gli oggetti con lavorazione artigianale, sono unici e hanno un prezzo più elevato.
Infine l’argento che è invece molto facile da lavorare anche se utilizzato con un uso minimo di leghe, si può possiamo avere argento 925 o 800. 
Per tutti questi metalli la distinzione è facilitata dalla legge che prevede che ogni pezzo in vendita debba essere marchiato con la punzonatura, che ne indica il grado di purezza.
Le tecniche artigianali utilizzate maggiormente per creare gioielli sono la fusione a cera persa, saldatura, cesellatura, martellatura, incisione, partendo comunque dalla lamina.
La fusione a cera persa è probabilmente la più semplice. Con questa tecnica vengono prima realizzati degli stampi in cera e nella fase successiva negli stessi viene versato il metallo allo stato liquido. Qui deve essere ricordato che oro, argento e platino non raggiungono il punto di fusione alla stessa temperatura e quindi è necessaria la conoscenza dei singoli materiali per raggiungere i risultati ottimali. Ciò che si ottiene è un gioiello, o un semilavorato, che andrà perfezionato manualmente. 
La saldatura è una tecnica anch’essa molto usata, viene adoperata per saldare tra loro più parti metalliche, se realizzata da un esperto spesso ad occhio nudo non si vede. A volte viene utilizzata nelle collane per saldare il gancio di chiusura, o per riparare gioielli, come anelli consumati che magari si spezzano, o per allargarli se non ci stanno più ma che per motivi affettivi non ce ne vogliamo privare. 
La cesellatura prende il nome dal cesello, un piccolo scalpello per ottenere decorazioni a rilievo sui metalli. Per applicare questa tecnica è necessario applicare sotto le lastre di metallo da lavorare una base in sabbia o pece. La tecnica è molto delicata perché il rischio è perforare la lastra, è utilizzata soprattutto per i medaglioni, ciondoli o alcuni tipi di anelli.
Anche la martellatura è molto utilizzata in oreficeria, per realizzarla gli attrezzi usati sono un martello e le incudini da calderario. Con questa tecnica vengono realizzate decorazioni o viene data forma al metallo uilizzato scaldandolo e quindi lavorando con un piccolo martello che conferisce la forma desiderata.
L’incisione è anch’essa una tecnica decorativa, rispetto alla cesellatura la lavorazione è di tipo piatto, sulla lamina vengono realizzati dei disegni con un acido o con un piccolo strumento di incisione. Simile a questa tecnica è la ghiglioscé una particolare rigatura dei metalli realizzata con una macchina costruita per la prima volta in Francia. 
Gli oggetti realizzati con questa tecnica costituiscono delle vere e proprie opere d’arte che a loro volta possono essere un investimento perché il loro valore non corrisponde solo al prezzo in base al peso, ma è incrementato dalla lavorazione, solitamente questi gioielli, in caso di vendita non sono destinati alla fusione ma rimessi in commercio dopo piccoli lavori di manutenzione.
Esistono molti negozi compro oro che dispongono di laboratori artigianali, in questi posti è possibile portare dei rottami d’oro o comunque gioielli inutilizzati e in cambio farci realizzare un gioiello completamente nuovo.

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