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Controlli e verifiche decennali impianti di sollevamento.

Durante i controlli aziendali di routine da parte degli ispettori degli ENTI (USL e/o ISPESL e/o paritetici) sarà legittimo richiedere al titolare la documentazione comprovante l’avvenuta esecuzione dei controlli di componenti strutturali, questo fa sì che il titolare debba richiedere l’assistenza da parte di ditte certificate all’esecuzione delle verifiche richieste.

Il tecnico incaricato dall’azienda del controllo dovrà svolgere tutte le attività che gli consentiranno di esprimere un giudizio attendibile sullo stato di conservazione e integrità dei componenti principali della gru, e dovrà stabilire, in base alle valutazioni effettuate, il successivo periodo, nella quale la macchina potrà ancora operare con le condizioni di sicurezza previste in origine dal fabbricante.
In via preliminare, il tecnico incaricato dal datore di lavoro dovrà acquisire tutti gli elementi necessari che gli consentiranno di ricostruire la vita pregressa dell’apparecchio di sollevamento; detti elementi possono essere estrapolati dalla documentazione fornita dall’utilizzatore, come: libretto ENPI/ISPESL o registro di controllo, rapporti di manutenzione eseguiti da ditta specializzata, verbali di verifica periodica, documenti di acquisto di componenti sostituiti ecc.
Dovrà inoltre valutare il regime di utilizzo della macchina, in base alla tipologia dei carichi movimentati, al numero di cicli di carico giornalieri e allo spettro di carico, al quale la gru si trova mediamente ad operare.

Dovranno essere eseguiti controlli a vista dei componenti strutturali, al fine di individuare eventuali zone corrose con possibile diminuzione dello spessore dell’elemento strutturale stesso, deformazioni dovute a smontaggi o collisioni, diminuzioni di spessore conseguenti ad usura, ecc.

In caso di individuazione di zone con evidente diminuzione di spessore, dovrà essere eseguita una indagine spessimetrica, al fine di poter stabilire l’esatta entità dello spessore residuo e poterne stabilire, anche con calcoli di verifica, la permanenza dell’idoneità dello stesso.

Nei giunti saldati delle zone a maggiore sollecitazione, possono essere effettuati controlli non distruttivi mediante magnetoscopia o liquidi penetranti, al fine di individuare eventuali discontinuità del materiale derivanti da sovrasollecitazioni o da inneschi di fenomeni di fatica.

L’eventuale presenza di funi di strallo comporterà un accurato controllo delle stesse da effettuare con le modalità previste dalle norme tecniche di riferimento. Nel caso la gru ne sia dotata, il controllo del gioco della ralla e del serraggio dei tiranti dovrà essere effettuato con le attrezzature previste a tale scopo (comparatore centesimale, chiave dinamometrica) e i valori dovranno rientrare nei margini di tolleranza previsti dal fabbricante del componente stesso.

Il controllo dei gruppi di movimentazione, quali sollevamento, traslazione carrello, traslazione carro principale, etc., dovrà essere finalizzato all’accertamento delle condizioni di resistenza delle parti interne e, in particolare, l’usura regolare dei denti degli ingranaggi, mancanza di gioco tra le chiavette e le loro sedi, e quant’altro concorre al funzionamento regolare e in condizioni di sicurezza del componente.

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