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Come pagare meno tasse

Grazie al Web, anche un tema spinoso come quello delle tasse non è più prerogativa degli esperti. Ogni cittadino può imparare ad agire con maggiore consapevolezza grazie ai numerosi siti specializzati. Per esempio “Fisco e Tasse, la tua guida per un fisco semplice”, consultabile su https://www.fiscoetasse.com, con un’utile sezione di risposte online ai quesiti più ricorrenti e una rubrica dal titolo ammiccante: come pagare meno tasse? C’è poi “il consulente telematico ilconsulentet elematico.corn, poco gradevole nell’aspetto grafico ma denso di contenuti, oppure le sezioni dedicate al fisco di “Cittadino Lex”, “Aperto al pubblico” e “Anziani.it”.
Più specialistici (e a pagamento) i servizi offerti da “Fisco online” fisconline.com e “Consulenti online”.
Non sono comunque tutte rose e fiori, e c’è anche un uso scorretto delle tecnologie informatiche, come rileva il prof. Guido M. Rey, presidente dell’AIPA. “Si acquisiscono ogni volta le informazioni necessarie per redigere il singolo atto amministrativo — dice Rey — al termine del quale viene distrutto il patrimonio informativo acquisito ed elaborato, ossia si ripete lo schema di un’operazione basata sulla lavorazione manuale della pratica, anche se attualmente molti processi vengono svolti con l’ausilio di strumenti informatici. L’esempio più noto e diffuso riguarda la dichiarazione dei redditi, che obbliga ogni anno i contribuenti a riempire moduli con dati che forse all’ottanta per cento sono già noti all’amministrazione. Per la fase di acquisizione dei dati, il rapporto è uno a uno fra cittadino e amministrazione, perché quest’ultima non si fida dei dati residenti negli archivi di altre amministrazioni pubbliche. Eppure, il costo di acquisizione di un dato e soprattutto dell’immissione di una informazione su un supporto informatico continua a essere molto alto, sia per chi acquisisce i dati, sia per chi li fornisce. Infatti ai costi sociali occorre aggiungere quelli sopportati dalle amministrazioni, per cui il passaggio di un’informazione dalla carta al computer può essere stimato intorno alle 10-20 centesimi per ogni carattere. Nel complesso si tratta di centinaia di milioni di euro sprecati di cui nessuno si chiede la ragione.”
Servizi in linea
Vi piacerebbe pagare via Internet il bollo auto o un bollettino di conto corrente postale? Oppure consultare online la bolletta telefonica, magari con un’analisi grafica delle nostre abitudini alla cornetta, analizzare i consumi di energia elettrica, ordinare un bonifico bancario, acquistare un biglietto aereo o ferroviario, comunicare all’Inps la posizione previdenziale dei dipendenti?
Sono tutte operazioni che è già possibile fare da casa. Pillole di cittadinanza digitale, in attesa della completa disponibilità in linea di tutti i servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione e dalle aziende private.
Cominciamo dall’Inps, l’Istituto per la previdenza sociale http: //www. inps. it, che tra gli enti pubblici è stato pioniere dell’informatizzazione delle procedure. Non è lontano il giorno in cui ognuno di noi potrà avere accesso diretto, tramite Internet, alla sua pratica personale, per sapere quanti contributi ha versato, quando andare in pensione e con quale rendita.
La sperimentazione dell’estratto conto online e della simulazione del calcolo della pensione è già avviata in alcune città. Ogni dipendente che ha contributi versati dal datore di lavoro può conoscere nel dettaglio l’elenco dei periodi di lavoro, con l’indicazione del numero delle settimane per le quali sono stati accreditati contributi e gli importi degli stipendi. I dati servono anche per il calcolo della pensione. Ognuno può simulare al computer tutte le opzioni per avere il trattamento previdenziale più adatto alle sue esigenze, in base agli anni di versamenti e all’età. In Lombardia le imprese possono trasmettere per via telematica le denunce dei contributi versati. Un servizio che presto sarà esteso a tutte le regioni. E già possibile per tutti la denuncia dei rapporti di lavoro domestico.
Un’operazione che si fa da casa, con la compilazione di un nodulo e la richiesta di invio dei bollettini di versamento.
Sul sito inps dedicato alle colf sono indicate anche le tariffe per fasce contributive e tutte le indicazioni per mettere in regola la propria colf. L’Inps sta lavorando per rendere accessibili le pagine Web anche a chi ha problemi alla vista. Gli ipovedenti potranno consultare il sito con l’aiuto di tastiere a caratteri braille e schermi particolari. Inoltre l’Istituto di previdenza sociale, insieme con Inail e Camere di Commercio e con la collaborazione dell’AIPA, darà vita a un portale per la Pubblica Amministrazione che consentirà a cittadini e imprese di svolgere via Internet tutte le pratiche necessarie, senza essere costretti a recarsi di persona negli uffici.L’Inpdai, l’istituto di previdenza per i dirigenti di aziende industriali (http: //www.inpdai.it) con circa duecentomila iscritti, ha reso disponibili sul suo sito servizi di consultazione delle posizioni assicurative degli utenti, con la possibilità di calcolare l’importo della pensione e il costo dei contributi volontari e a riscatto. L’apertura di questo sportello in rete ha fatto moltiplicare gli accessi al sito, che hanno superato i ventimila collegamenti al mese, per un totale di oltre 450mila pagine visitate.

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