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Quando stiamo per provare qualcosa di nuovo la cosa importante è testare quello che funziona e quello che invece non funziona. Una delle migliori strategie per migliorare la conversione di una landing page è appunto quella di testare.
Testare significa cambiare gli elementi che compongono la landing page e vedere cosa è necessario migliorare.
Ci sono infiniti elementi da testare per una landing page, e anche apparentemente insignificanti dettagli possono migliorare o peggiorare il tasso di conversione.
E’ sempre bene avere più versioni di una pagina di vendita, in questo modo possiamo migliorare il nostro stile e scoprire quali sono per il nostro mercato di riferimento gli elementi che più funzionano.
C’è un utilissimo strumento che permetto di far visualizzare a rotazione le varie versioni di una landing page sul dominio corrispondente. Si chiama WebSite Optimizer ed è reso disponibile in modo totalmente gratuito da Google.
Per evitare di perdersi nel mare delle possibilità ecco una breve lista di cose da controllare, settare e migliorare per trovare la versione migliore della tua landing page.
Titolo:Ci sono varie strategie per scrivere dei titoli accattivanti, l’importante è comunque catturare l’attenzione del navigatore e indurlo con le parole, il carattere e il colore del testo a continuare a leggere.
Corpo:Il testo della lettera deve essere sobrio, scritto con un linguaggio colloquiale e non formale o accademico. Ovviamente la grammatica va rispettata, altrimenti il visitatore ci darà poca credibilità ed è segno di scarsa professionalità.
Deve ovviamente essere un testo scritto in modo persuasivo, il lettore dovrà in ogni momento che legge il testo avere il desiderio di leggere quello che è scritto dopo. La cosa importante è non scrivere con la logica dell’emisfero sinistro del cervello, ma utilizzare principalmente parole che richiamino immagini, suoni e sensazioni.
Chiamata all’azione:In gergo (inglese) è la Call to action, ovvero il testo e pulsante di acquisto che spingono il navigatore ad effettuare l’acquisto. In questi casi è possibile modificare e testare diverse cose, tra cui il testo del pulsante, il colore etc..
Form di contatto:Avere form brevi è probabilmente la cosa migliore, ma spesso avendo bisogno di molte informazioni come telefono, luogo di residenza etc. è inevitabile un form lungo. In questo caso il l’ideale è trovare il giusto equilibrio tra informazioni richieste e quelle superflue, ma testare anche questo può essere utile.
Credibilità:Ci sono degli elementi di credibilità che vanno testati ed eventualmente inseriti. L’esempio classico è l’immagine delle carte di credito sotto i pulsanti di acquisto, ma ce ne sono molti che è possibile inserire e testare per capire quali sono i più utili alla conversione.
Infine ecco un semplice metodo per testare le landing page: Invece di avere moltissime pagine da testare è possibile averne solo due contemporaneamente, prendere la vincitrice tra le due, cioè quella che ottiene più conversioni e migliorare l’altra.
Rimetterle online così e aspettare il tempo sufficiente per avere altre statistiche attendibili, dopodiché riprendere la migliore e modificare l’altra e così via, è un processo senza fine che può dare risultati molto soddisfacenti e permette di imparare in fretta quello che funziona col nostro pubblico.
Per approfondire si rimanda all’articolo originale:
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