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Linee guida per un sito di annunci

Un sito di annunci online ha un duplice obbiettivo: acquisire inserzioni e vendere. Stabilita questa duplice natura, apparentemente in conflitto, bisogna realizzare il risultato. La grafica e la navigazione sono a dir poco esiziali. Il successo del portale dipende dalla sua capacità di portare dritto al call to action, che appunto è diramato in due direzioni. Pertanto sarà indispensabile domandarsi se il sito possa soddisfare queste esigenze di chiarezza.

Un errore che non si deve commettere è quello di considerare all’unisono il compratore e l’inserzionista. Anche se a prima vista sono entrambi navigatori di internet, è chiaro come il sole che il primo ha disponibilità di spendere e il secondo necessità di vendere. Un punto di contatto, semai, lo si trova in rapporto al genere di sito, elasticamente definito di e-commerce (un mercatino sarebbe più giusto) nel quale si ritrovano le singole esigenze di risparmio: chi vuol vendere vuol ragranellare un gruzzolo, chi vuol comprare dagli annunci spesso non dispera in un’occasione.

Tolto questo, però, la tipologia di utente visitatore è veramente differente. Così dobbiamo impostare il sito per assecondare le singole richieste. In primo luogo non vi devono essere ostacoli nella navigazione. Per quanto riguarda il canale della vendita, che riguarda gli utenti-compratori, è necessario esporre in vetrina gli articoli più venduti, quelli valutati meglio (con un sistema di rating) e quelli in offerta. L’analisi del traffico è essenziale per comprendere la tipologia di prodotti meglio venduta e le pagine che riscuotono maggior successo. Le condizioni di vendita devono essere chiare, non fraudolente, in quanto una cattiva reputazione online può distruggere completamente un progetto. Allo stesso modo il sito non dev’essere eccessivamente promozionale, deve cioè mostrare del buon contenuto, che in questo genere di portali è dato dalle reazioni dei clienti più affezionati, che pubblicizeranno il sito nelle sedi più disparate, gratis, e senza l’ombra di un luccicante banner.

Per quanto riguarda il lato dellì’acquisizione degli inserzionisti cosa serve? Anche in questo caso bisogna analizzare il comportamento degli utenti e fare una minima ricerca di mercato (anche non specializzata, ma comunque ricca di informazioni) circa la tipologia di prodotti che si vende meglio online, suggerendo all’inserzionista delle tattiche per vendere meglio (schede accurate, offerte temporaneo, grandi stock) e facendo in modo che le condizioni e i vantaggi dell’inserzione siano chiari. Dato che l’inserzionista intende realizzare un guadagno è necessario che questo desiderio sia esplicitato: i vantaggi derivanti dalla vendita online devono essere tangibili.

Un ultimo appunto, infine, per quanto riguarda la grafica. L’essenzialità non dev’essere ridotta all’osso, la grafica deve condurre in maniera sobria verso gli obbiettivi, pertanto ciò che dev’essere messo in mostra è sempre il prodotto. Ne hanno interesse l’inserzionista, il proprietario e il compratore. Al bando dunque tutte le icone sgargianti, i pulsanti frizzanti, le barre di navigazione lampeggianti. In rete gli standard sono presenti e uniformano abbastanza la grafica per settori di appartenenza (un sito di e-commerce è facilmente riconoscibile, rispetto a un sito di una banca, a meno che il bancario non abbia perso la testa), tuttavia la personalizzazione è possibile, a partire dal brand.

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