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Funzioni degli ammortizzatori: conoscere a cosa servono

Gli ammortizzatori sono componenti comuni in tutte le auto e in alcuni altri tipi di veicoli a motore, anche se la loro funzione non è da tutti conosciuta.

Fin dai primissimi modelli di auto realizzati, per le sospensioni sono state impiegate molle oscillanti in grado di consentire ai veicoli di superare più dolcemente le asperità e le irregolarità del terreno senza causare danni all’auto o disagio al guidatore e ai passeggeri. Tuttavia, vi era la necessità di controllare il movimento di queste molle, potenzialmente in grado di continuare con una serie di compressioni ed estensioni fino ad esaurirsi lentamente per azione dell’attrito interno, causando così seri problemi con la manovrabilità dell’auto.

Gli ammortizzatori hanno la funzione di smorzare (“ammortizzare”) le oscillazioni delle molle e ciò spiega l’origine del loro nome. I principali ammortizzatori della maggior parte dei veicoli si presentano come componenti dei cilindri inferiori delle ruote contenenti liquido idraulico, aventi la funzione di contribuire al controllo e all’attenuazione dei movimenti. I supporti superiori presenti sul passaruota dell’auto sono stabili, mentre la parte inferiore del sistema ammortizzatore è un componente del più grande sistema di sospensione del veicolo.

In caso di problemi con gli ammortizzatori, è importante farne eseguire un controllo quanto prima possibile, per evitare di mettere in pericolo se stessi e gli altri. Tuttavia, i danni e le avarie degli ammortizzatori possono essere più difficili da individuare e diagnosticare rispetto ad altri problemi riscontrabili nell’auto, come ad esempio la presenza di pneumatici sgonfi, a causa dell’assenza di segni chiaramente visibili di malfunzionamento. La gradualità nel deterioramento degli ammortizzatori che si verifica nel tempo può inoltre rendere più difficile notare i cambiamenti che si realizzano nella manovrabilità dell’auto.

Ciò spiega perché è essenziale sottoporre gli ammortizzatori a un controllo regolare, idealmente ogni sei mesi. Non esiste un tempo limite stabilito per la sostituzione degli ammortizzatori, che può variare in funzione di fattori quali la qualità della loro fabbricazione e le abitudini di guida del singolo conducente, anche se alcuni produttori ne consigliano la sostituzione dopo 35.000-50.000 chilometri. Tuttavia, è stato riscontrato che questi componenti dell’auto possono anche deteriorarsi dopo distanze percorse molto più brevi, talvolta soltanto dopo 10.000 chilometri.

È inoltre importante sapere che tipi diversi di ammortizzatori, come gli ammortizzatori standard o quelli per carichi pesanti, non hanno necessariamente una durata differente: il loro nome si riferisce piuttosto alle dimensioni e al peso dei veicoli che sono in grado di sopportare. È essenziale scegliere sempre ammortizzatori adatti alla propria auto, nel caso sia necessario sostituirli, e non rischiare mai di guidare con ammortizzatori guasti o malfunzionanti.

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