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Siamo in crisi! Sul piano mondiale, economico, emotivo e relazionale! Tutti i giorni siamo bombardati a livello mediatico da notizie riguardanti grandi difficoltà cheregnano nel nostro momento storico. Pian piano dentro l’individuo si instilla una sensazioneallarmante. Inizialmente si pensa che a noi non toccherà, sembra che le notizie scivolino addosso,ma di volta in volta qualcosa dentro la persona inizia a lavorare e ad intaccare la propria sicurezza.Nell’ultimo periodo si evidenziano sempre più problemi relativi alla gestione dell’ansia. Il nostroessere è pervaso da pre-occupazioni. Prima che accada il grande cataclisma si è già completamenteinvasi da una sensazione estremamente negativa e angosciante nella quale la frase ricorrente è:“Sono impotente, l’unica cosa che posso fare è andare via da questo paese!”. Il tempo passa e il momento attuale continua a confermare questi dubbi, si parla di uscita dalla crisinel 2014, ma nulla di concreto sta cambiando, il sentore è di stagnare in un ambiente malsano dovenon si riesce a vedere una via d’uscita. Le strategie adottate fino ad ora iniziano a non bastare più,bisogna inventare qualcosa, ma cosa?Sempre di più si sposta il proprio baricentro all’esterno, è fuori di sé che esiste la risposta al propriomalessere? Questa crisi mondiale rispecchia momenti di crisi personale? Quattro passi verso il benessere per affrontare questo momento: Primo passo I veri fautori del nostro declino o destino siamo noi, questa è la prima regola da utilizzare per usciredalla crisi. Conoscerci per meglio dirigerci! Quanto comprendiamo la nostra mente e il nostromondo emotivo? Siamo solo uno o ci componiamo di più aspetti? Quali aspetti di noi sono rigidi,fissi e quali utilizziamo come possibilità?Pensiamo ad un cerchio. Noi siamo nel centro, nell’interno e da qui che si può diventareconsapevoli di ciò che accade dentro, intorno e fuori da noi ed agire per modificare e modificarci.Proviamo a ristabilire il nostro baricentro e a ritrovare la nostra bussola!Rappresentare graficamente il cerchio, posizionarsi al centro scrivendo il proprio nome. Secondo passo Iniziamo ad ascoltarci, ascoltare cosa succede dentro di noi. Ansia, paura e angoscia da doveprovengono? Cosa mi circonda? Come affrontiamo i cambiamenti? Intorno al mio centro scrivo orappresento a quali aspetti, in questo momento, viene data più voce?Intorno al cerchio scrivere cosa si sente, i pensieri, le immagini che determinano il proprio statomentale. Proviamo a pensare se sono flessibile o rigido. Terzo passo Ora porre l’attenzione su quali punti e aspetti sono diretti l’attenzione e il vostro pensiero in questomomento.Forse su qualcuno di questi? Non ho vie d’uscita?Cosa farò?Quando finirà quest’incubo?Cosa posso fare?Provo rabbia?Mi batte forte il cuore, oddio mi sembra di morire!Ho la testa piena, non c’è più spazio …… Tutto questo determina il proprio stato emotivo e mentale, scrivetelo intorno al vostro cerchio. Quarto passo Provate a dirigere il vostro pensiero sulle vostre capacità e competenze: Cosa mi piace di me?Cosa so fare?Cosa desidero fare?Riesco ad immaginare e immaginarmi tra qualche anno? e come?Vi sentite in modo diverso? Il vostro stato mentale è cambiato? Aggiungete sul vostro cerchio vicino a quello che avete trovato in precedenza i vostriaggiornamenti e utilizzatelo nella vostra quotidianità per riprendere contatto con le vostre capacità.Partendo dal centro il percorso si è rivolto inizialmente ai pensieri più ingombranti e pesanti per poidirigersi verso le molteplicità di aspetti che compongono e determinano il nostro pensiero. Ora posso essere l’autore del mio destino! Molte volte gli stati d’ansia e gli attacchi di panico insorgono per via della lontananza che esistedentro di noi, dal nostro baricentro. Il riappropriarsi di ciò che sentiamo e che ci compete èfondamentale per ritrovare una sfumatura diversa nel panorama della vita che si va costruendo digiorno in giorno. Dedicare dei momenti di riflessione alla nostra persona è fondamentale perritrovare la speranza, il desiderio, la progettazione di un futuro che viene a mancare quando si ècompletamente immersi e fissati solo in alcuni punti del proprio cerchio. Non lasciarsi fagocitareda un unico punto di vista può aprire verso una visione più ampia del proprio esser-ci. In alcuni momenti prendete in considerazione un percorso di psicoterapia rivolgendovi ad uno psicologo psicoterapeuta per riprendere i fili della vostra storia, che a volte, in alcuni momenti della vita risultano ingarbugliati e confusi, in modo da poterli chiarificare e riordinare da soli, per poter proseguire nel proprio percorso di vita con più serenità e fluidità. Dott.ssa Noemi Dominici Psicologa Psicoterapeuta www.noemidominici.it
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