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Colesterolo alto: quali grassi sono dannosi?

@font-face { font-family: “Times New Roman”; }@font-face { font-family: “Arial”; }p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal { margin: 0cm 0cm 0.0001pt; font-size: 10pt; font-family: “Times New Roman”; }table.MsoNormalTable { font-size: 10pt; font-family: “Times New Roman”; }span.hps { }span.hpsatn { }div.Section1 { page: Section1; } La quantità totale di grasso che si mangia, grasso inteso in senso lato, non è realmente collegato con malattie di tipo cardiovascolare o simili. Ciò che conta davvero è il tipo di grasso che si mangia.

I grassi “cattivi”, saturi e trans, sono i veri responsabili dell’incremento di rischio per alcune malattie. I grassi “buoni”, monoinsaturi e polinsaturi portano con se una bassa incidenza di malattie. Di conseguenza una dieta dovrebbe mirare prima di tutto a sostituire i grassi cattivi con i grassi buoni e limitare gli acidi grassi trans.
Il Colesterolo totale presente nel sangue è sicuramente importante. L’espressione comunemente usata “Ho il colesterolo alto” non è però del tutto veritiera. Scopriamo perché: Il colesterolo è, chimicamente, un lipide, ossia una sostanza organica naturale, animale o vegetale, nel caso specifico esclusivamente animale. I lipidi hanno consistenza untuosa, oleosa, viscosa, e, chimicamente, sono esteri di acidi grassi ad almeno 10 atomi di carbonio; il colesterolo viene sia ingerito con la dieta, per circa un terzo, che sintetizzato dall’organismo, in particolare dal fegato, per i restanti due terzi. Le lipoproteine, formate da trigliceridi, proteine, fosfolipidi e colesterolo hanno l’importantissima funzione di inserirsi nella membrana cellulare e di modularne la consistenza in modo tale da permettere il passaggio di alcune sostanze all’interno della cellula e di inibirlo ad altre. Queste lipoproteine esistono ad altà densità o HDL (high density lipoprotein) o a bassa densità o LDL (low density lipoprotein). Le LDL, a causa della insolubilità e della elevata adesività alle membrane biologiche, sono responsabili di un fenomeno noto come aterosclerosi, ossia la formazione di placche che riducono lo spazio dell’arteria per il flusso sanguigno, il che può provocare una serie di eventi patologici. Per questi motivi l’HDL è conosciuto come colesterolo “buono” e l’LDL come colesterolo “cattivo”.

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