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Le cure termali e le malattie ginecologiche

Le principali patologie ginecologiche che possono essere trattate attraverso le cure termali sono le vaginiti croniche. La cura termale è rappresentata da irrigazioni vaginali con o senza bagni termali
L’irrigazione vaginale consiste nell’immissione in vagina attraverso un tubo irrigatore di acque termali a bassa pressione e alla temperatura di 37°C; un ciclo comprende un’irrigazione al giorno per un totale di 12-15.
La balneoterapia prevede un bagno termale che consiste nell’immersione completa o parziale del corpo in una vasca o in piscina contenente acqua termale a temperatura e per tempi variabili a seconda delle indicazioni cliniche.
Per sottoporsi a questi trattamenti è indispensabile la prescrizione del medico di base, si ricorda infatti che chiunque può richiedere prestazioni o trattamenti termali per migliorare il proprio benessere fisico e per mantenere il proprio corpo in perfette condizioni.
Per usufruire delle cure termali convenzionate è sufficiente scegliere una struttura termale che sia convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale. Il Sistema Sanitario Nazionale permette di effettuare un ciclo di cure termali ogni anno pagando solo il ticket.
Per i cittadini appartenenti a categorie protette questa possibilità può essere usufruita due volte l’anno. Per usufruire delle cure termali convenzionate occorre la prescrizione del medico e la indicazione della patologia da trattare. La patologia deve essere nella lista delle patologie convenzionate con il SSN.
E’ necessario avere il certificato del medico di famiglia che indica la malattia per la quale è richiesto il trattamento e chiedere informazioni presso la struttura.
Le cure per patologie ginecologiche in genere sono rimborsabili.

 

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