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Innovativa la tecnica messa a punto dal Dott. Gianluigi Rosi e dal Dott. Raffaele Colucci

Sperimentata la cura ambulatoriale delle emorroidi.
Si sente spesso parlare di emorroidi ma si tende a glissare sull’argomento. Con una certa pudicizia, come se questa patologia, tra le più comuni al mondo, non dovesse mai riguardarci. Ma esiste e potrebbe colpirci da un momento all’altro.
E allora, di cosa si tratta? Di una malattia diffusissima fra la popolazione (30%-60%), che coinvolge maggiormente la fascia di età compresa tra i 45 e 65 anni, mentre è rara sotto i 20. Non fa distinzione di sesso e ci si può convivere per lungo tempo, con il rischio di compromettere le attività quotidiane. Sedentari, artritici e persone con problemi di fegato sono i soggetti più vulnerabili.
In base alla loro localizzazione, le emorroidi, varici delle vene anorettali che talvolta formano dei nodi voluminosi che possono rompersi, con conseguente emorragia, vengono definite come esterne o interne, e divise in quattro gradi: interne non orolassate; quelle che escono in una fase di sforzo ma si riducono spontaneamente; il prolasso emorroidario che si riduce solo manualmente; infine, l’ultimo stadio, il più gravi, le irriducibili.
Ma oggi, grazie alla sinergia tra un angiologo e un gastroenterologo, ma soprattutto grazie a una tecnica sclerosante, da tempo utilizzata nel trattamento delle vene varicose, è possibile eliminare il disagio legato alle emorroidi. A mettere a punto la nuova soluzione terapeutica sono stati i medici perugini Gianluigi Rosi e Raffaele Colucci: 200 persone già trattate, tutte con ottimi risultati.
Dottor Rosi, in cosa consite il trattamento? In un’iniezione, nella zona interessata, di una sostanza (mousse) molto efficace. C’è una percentuale di pericolo? La scarsa quantità di principio sclerosante utilizzata, sotto forma di schiuma, consente di ridurre ogni rischio di lesioni.
Tutti i gradi possono essere curati con questa tecnica? Le emorroidi sensibili al trattamento sono quelle che evocano dolore e sanguinamento, ma in alcuni casi anche quelle di IV grado. I risultati finora ottenuti sono incoraggianti, e comunque ogni caso dev’essere valutato specificatamente.
Si fa una singola seduta? Va ripetuto in periodi successivi, a seconda della gravità. E’ un trattamento ambulatoriale, il paziente potrà tornare a casa e avrà un’immediata risposta clinica con scomparsa dei sintomi……………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………….

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