Lo sbiancamento dei denti è un trattamento di estetica dentale sempre più richiesto ed al quale si ricorre sempre più frequentemente, anche perché è sempre più diffusa la consapevolezza che bisogna avere una certa cura della propria persona, e il sorriso è il primo biglietto da visita che si da alle persone che ci circondano.
Prima considerazione da fare è che il colore dello smalto dei denti non è uguale per tutti, è praticamente un segno distintivo personale, un tratto somatico quasi unico. Quando lo smalto dei denti comincia inevitabilmente ad offuscarsi, si ricorre allo sbiancamento dei denti.
Si tratta di una operazione che può essere effettuata sia autonomamente a domicilio, ovvero facendo ricorso ad una sorta di fai-da-te del sorriso e dello sbiancamento dei denti, ma si tratta di una soluzione che non garantisce dei risultati apprezzabili.
La soluzione di gran lunga migliore è quella di rivolgersi, come prima cosa, al proprio dentista. Questo approccio, sicuramente il più raccomandato, consentirà anche di sottoporsi ad una detartarasi, pulizia alla quale bisogna sottoporsi almeno una volta l’anno. Non avrebbe senso avere denti bianchi ma compromessi dal tartaro e dai batteri che lo compongono.
Lo scopo dello sbiancamento dei denti è quello di rimuovere quella patina che ha offuscato il sorriso, quella patina della cui presenza sono colpevoli smog, fumo, caffè e i tanti coloranti che assumiamo regolarmente tutti i giorni.
L’operazione si svolge nello studio dentistico dove il medico provvederà ad applicare un mezzo sbiancante, solitamente un gel a base di perossido di idrogeno al 35-38%, percentuale che determinerà il grado di sbiancatura dei denti. Una volta applicato, il gel viene esposto ad una particolare fonte luminosa che lo attiva facendo liberare ossigeno che, penetrando nello strato superficiale dei denti , grazie ad una reazione di ossido riduzione, scioglie le molecole delle macchie che così possono essere facilmente eliminate.

Uno dei trattamenti estetici dentali più richiesti è lo sbiancamento dei denti , trattamento al quale ormai ricorre un sempre maggior numero di persone per ritrovare il sorriso smagliante che, un po’ l’età, un po’ i quotidiani attaccati di una serie pressoché infinita di agenti esterni quali lo smog, il fumo, i tanti caffè e gli additivi e coloranti alimentari con i quali entriamo in contatto continuamente, ci aveva fatto perdere.
Il sorriso è uno dei nostri tratti somatici che ci distingue gli uni dagli altri, e per sorriso intendiamo un bel sorriso smagliante. E’ un tratto unico, ciascuno ha il suo, e vederlo svanire con il tempo induce a correre ai ripari. Questo è il motivo che spinge la maggioranza delle persone a ricorrere allo sbiancamento dei denti.
Si tratta di una procedura che può essere effettuata sia a domicilio, autonomamente, ma i risultati sono tutt’altro che rassicuranti, sia, e sarebbe di gran lunga la soluzione da scegliere, in maniera professionale ad opera del proprio dentista. Questi, provvederà inoltre ad una detartarasi, operazione alla quale bisogna sottoporsi, per igiene dentale, almeno una volta l’anno, meglio se ogni sei mesi. Questo perché i nostri denti subiscono continui attacchi da batteri che ne minano l’integrità, così come quella delle gengive, e questa operazione elimina, appunto, i depositi che inevitabilmente vi si formano.
Pe eseguire lo sbiancamento dei denti, viene usato un mezzo sbiancante, solitamente un gel a base di perossido di idrogeno al 35-38%, che una volta applicato, viene esposto ad una determinata fonte di luce che provocherà la liberazione di ossigeno. Questo gas penetra così nello strato superficiale dei denti e, grazie ad una reazione di ossido riduzione, scioglie le molecole delle macchie in tante altre molecole infinitamente più piccole che potranno essere, così, rimosse facilmente. Il grado di sbiancamento dentale dipende dalla concentrazione del gel usato.