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Barcellona e il Gran Premio di Spagna

Prati e tribune gremite di appassionati di ogni parte del mondo, che scalpitano al passare di ogni vettura per un intero week end. Una vera festa di gente e di motori. Questo è diventato da qualche anno a questa parte il Grand Prix de Cataluña. Merito di una cornice fantastica, la splendida Catalogna, merito dell’accoglienza senza pari che Barcellona dedica ai suoi visitatori. Merito di un circuito mozzafiato, tra i più belli del Campionato e trai i più apprezzati dai piloti. Merito di un clima sempre temperato, che anche quest’anno sta regalando un dolce tepore primaverile. Merito di un sistema ben congegnato e sperimentato, che funziona e che premia il felice connubio motori-turismo. Si può passare un fine settimana intero, occupando i pomeriggi stesi sull’erba del Montmeló tra il rombo dei motori, e le serate fino all’alba tra i localini notturni della città catalana, immersi nel suo quartiere gotico o ad un passo dal mare del suo splendido porto, tutto con pochi euro in tasca. Per l’aereo low cost, l’appartamento in affitto, il biglietto per la pista, paella e cerveza in abbondanza, basta qualche centinaio di euro. Lo spettacolo sportivo è assicurato dalla bellezza tecnica del tracciato, tra i più vari del Circus. Qui servono grande aderenza aerodinamica, per sgusciare via dalle curve a stretto e medio raggio, e buona velocità di punta per approfittare dei rettifili a DRS spalancato. La situazione della classifica accenderà ancora di più la competizione. Vettel tenterà subito la fuga per consolidare il suo primato. Raikkonen proseguirà la sua lunga marcia da tuareg verso la vetta del Campionato. Hamilton (affidabilità Mercedes permettendo) rosicchierà con i denti ogni punto possibile, e Alonso, il beniamino di casa, cercherà di rendere il suo cavallino, veloce ma sfortunato, una vera saetta. Il suo scudiero Felipe è ancora in fase -NO-. Il carattere non è acqua, e comunque non si compra al mercato. Red Bull pare abbia smesso, almeno formalmente, di bisticciare con Webber. Mark ha promesso di cucirsi la bocca a Horner, e Horner ha promesso a Mark che non si vedrà più sorpassato da una sua gomma. Insomma, hanno sepolto l’ascia di guerra, almeno fino al prossimo episodio. Il biondino Rosberg continua ad avere il piede pesante ma forse il cervello non troppo fino. Ham lo ha scalzato appena arrivato. La tecnica è ottima ma la leadership ha lo stesso problema del carattere… e senza i box alle spalle al 200% in questa formula uno di super tattiche non si va lontano. Grosjean pare abbia risolto i problemi d’ansia. Per lui un podio felice e riparatore all’ultimo appuntamento. Certo, con le Ferrari davvero in gara la situazione sarebbe stata differente, ma qualcuno diceva che per vincere una gara prima devi finirla e in Ferrari hanno seriamente rischiato di accostare sull’erba entrambe le auto ben prima della bandiera a scacchi. Un week end che si preannuncia fantastico quindi. Tra il fischio dei motori al Montmelò e il fascino della capitale catalana. Tre giorni di sport e relax. Adorato odore di benzina e divertimento.

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