No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

Il Jacket per immersioni subacquee

L’assetto di un subacqueo in immersione con ARA (Auto Respiratore ad Aria) è fondamentale in quanto un assetto negativo (cioè tendente all’affondamento) causa maggior fatica e maggior consumo d’aria mentre un assetto positivo (cioè tendente al galleggiamento) rischia di generare possibili incidenti come la pallonata con i suoi potenziali pericoli annessi (sovradistensione polmonare, EGA, MDD).
Per questo, durante l’immersione il subacqueo ha necessità di utilizzare uno strumento in grado di compensare il suo assetto per fare in modo che questo, durante la permanenza sul fondo e durante la risalita, sia il più possibile neutro. Lo strumento in oggetto viene chiamato Jacket (per la sua somiglianza ad un giubbino) o più tecnicamente GAV(Giubbotto ad Assetto Variabile). Il jacket viene ancorato alla bombola del subacqueo tramite una cinghia regolabile ed indossato proprio come un gilet.
Una delle particolarità del jacket è quella di essere direttamente collegato alla bombola tramite una “frusta” a bassa pressione che gli permette di gonfiarsi; allo stesso modo, tramite un apposito meccanismo posto all’estremità di un corrugato, il jacket può sgonfiarsi al comando del subacqueo.

E’ possibile gonfiare il jacket anche a bocca mentre della apposite valvole di sovra pressione evitano l’espolosione del GAV nel momento in cui vi venisse pompata all’interno troppa aria dalla bombola. Una volta montato il gruppo ARA bisogna gonfiarlo alla sua massima capacità ed adagiarlo in acqua, possibilmente legato ad una cima per evitare che eventuali correnti non previste lo allontanino troppo. Successivamente il subacqueo può entrare in acqua già completamente attrezzato (con pinne, muta subacquea, maschera e zavorra) e allentare al massimo le fibbie degli spallacci. Sedendosi poi sul fondello della bombola e infilando contemporaneamente le braccia all’interno degli spallacci il sub dovrà spostarsi in posizione orizzontale, al di sopra del gruppo, ed allacciare il fibbiaggio ventrale. A questo punto il subacqueo potrà stringere gli spallacci, fino ad ottenere una regolazione adeguata alla propria corporatura, riportarsi in posizione verticale ed assicurare il fibbiaggio pettorale. Questo metodo è preferito dai subacquei meno esperti per la facilità di esecuzione e per la scarsa forza necessaria. È adatto soprattutto per le immersioni di allenamento in piscina e per le immersioni da terra in acque molto calme. La vestizione sul gommone è la più comune per le immersioni ricreative e consente una rapida entrata in acqua del gruppo di sub. È molto frequente osservare nei diving center un gommone carico di gruppi ARA già assemblati (molto spesso dai titolari dei diving) e di sub vestiti con muta e cintura dei pesi che parte per il luogo di immersione. Raggiunta la meta il barcaiolo, un suo assistente oppure uno dei compagni aiuterà il sub a vestire il gruppo ARA, appoggiando il fondello della bombola sul tubolare del gommone. Una volta indossato il jacket ben gonfio, le pinne e la maschera il subacqueo è pronto per l’ingresso in acqua con la capovolta, metodo prediletto per la sua rapidità e per la sua facilità d’apprendimento. Per eseguire l’entrata il subacqueo deve tenere erogatore e maschera saldamente con la mano destra e con la mano sinistra le fruste accessorie (manometro e fonte d’aria alternativa) e il jacket, controllare che dietro di lui in acqua non ci sia nessuno, stendere le gambe e lasciarsi cadere all’indietro, respirando normalmente dall’erogatore. Il jacket è stato al centro di una grande evoluzione tecnologica negli ultimi anni che ha caratterizzato diversi sui componenti.
Il tessuto con cui è composto il jacket è divenuto sempre più resistente all’usura e alle abrasioni, in alcuni modelli sono state aggiunte apposite tasche con sgancio rapido per inserire dei pesi all’interno del jacket mentre sempre più spesso vengono aggiunti ganci e anelle a cui attaccare vari componenti dell’attrezzatura (erogatori, manometro, macchina fotografica, ecc). I GAV sono realizzati in materiali plastici estremamente resistenti quali il Nylon 420 o 840dn, il Cordura 700/1000dn o il Bioflex, su cui viene applicato, per resinatura o spalmatura, uno spesso strato di poliuretano poi saldato in radiofrequenza e bordato. I jacket hanno visto modificare anche la posizione ed il volume delle sue camere d’aria; grazie a questa evoluzione alcuni jacket sono divenuti tecnici ed idonei per sostenere pesi importanti. I prezzi di un jacket possono essere molto variabili in base alle caratteristiche e al modello ma con un’attenta ricerca sul web è possibile trovare un buon jacket a prezzi modici.

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing