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Il portiere di calcio: a volte eroe, a volte colpevole

Nel calcio moderno il portiere ha mutato profondamente il suo gioco in campo. Non solo è a protezione della propria porta, ma ha un ruolo molto partecipe e attivo nei dinamismi della propria squadra. E’ possibile notare che negli ultimi anni la posizione del portiere è più frequentemente lontana dalla propria porta. In alcuni casi il portiere è un difensore aggiunto. La posizione più avanzata permette di intervenire sulle ripartenze della squadra avversaria. In tal modo è possibile anticipare il contropiede, evitare il pericolo sul nascere e soprattutto dare aria alla manovra offensiva della propria squadra.
Di conseguenza il portiere deve essere abile e adeguatamente preparato per giocare con i piedi e addirittura pratico anche nel gioco di testa (a volte capita di vedere portieri che anticipano di testa fuori dell’area di rigore l’attaccante). Completa il tutto una visione di gioco volta a prevedere come evolverà l’azione in corso, in modo da sapere in anticipo la posizione giusta da occupare o i movimenti più adatti da compiere per evitare di subire un goal.
Per gli appassionati di calcio, mi riferisco principalmente a quelli del calcio guardato, il portiere spesso è il soggetto a cui rivolgere il proprio rammarico. Quante volte abbiamo sentito dire al bar sport, o anche in coda al supermercato delle frasi che iniziano con “per colpa del portiere”?
In effetti le specificità del ruolo del portiere portano quasi come conseguenza naturale (anche se non corretta viste le dinamiche di gioco) ad incolpare l’ultimo uomo, proprio quello che difende la porta. Di fatti, un portiere gioca perennemente in bilico possiamo dire. Tra un bel salvataggio e un goal subito, il confine è breve e soprattutto, non ci sono vie di mezzo. Nella maggior parte dei casi un errore del portiere non incide come un errore di un centrocampista (giusto per fare un esempio).
Non che il portiere sia una vittima sacrificale, ma senza dubbio non è un ruolo per tutti. Anche chi è dotato fisicamente e tecnicamente, potrebbe non aver successo se non accompagnato da una grande motivazione, personalità e forza d’animo. La motivazione è paragonabile ad un fuoco che brucia all’interno di una persona. Permette di sopportare un sacrificio o uno sforzo con dedizione. Ci si può sentire motivati sia dalla passione in ciò che si sta facendo oppure (ma anche come somma delle due cose) da ciò che si vuole raggiungere. . Per così dire, la motivazione aiuta a percorrere una strada, il sentiero del proprio percorso di vita. Serve però aver stabilito ed essere sicuri di quale sia la destinazione.
Un grande portiere ha una grande individualità. Si sa rialzare a livello psicologico nei momenti negativi, nei casi in cui commette anche dei gravi errori (cosa che capita anche ai portieri più blasonati) che hanno amare conseguenze sui risultati della squadra.
Di sicuro è un ruolo molto in vista, che può anche decidere delle partite, al pari di un attaccante di primo piano. Senza dubbio però il ruolo del portiere ha anche dei risvolti interessanti, che per certe tipologie di soggetti lo rendono il ruolo ideale per loro.

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