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La paura di vincere, la più debilitante nello sport

La paura è un’emozione straordinaria!
Ci protegge e ci impedisce di farci del male. Ci aiuta ad affrontare l’ignoto. A volte ci aiuta a scappare e a difenderci. Ma spesso è capace di limitare la nostra lucidità e la nostra capacità di gestione delle situazioni, fino a bloccarci completamente.
Questa emozione, ci accompagna da quanto siamo nati. Paura che ci manca l’affetto dei genitori, paura di restare affamati, paura di soffrire freddo di restare soli. Ci accompagna nella crescita e ci accompagnerà per tutta la vita.
Nello sport esiste una paura che è davvero debilitante, è la paura di vincere. Che può fare la differenza, soprattutto in negativo purtroppo!
Se un atleta non impara a gestire questa paura rischia di perdere molte opportunità di vittoria.
La paura di vincere, è davvero tremenda, perchè difficile da capire. La maggioranza degli atleti prova spesso questa paura durante tutta la sua carriera senza mai accorgersi che la causa dei propri sabotaggi è proprio la paura di vincere. Questo post presenta le strategie per superare la paura di vincere.
Non sempre un atleta ha le capacità di accorgersene. Nella maggioranza dei casi si da la colpa a qualsiasi altra cosa. Nei casi peggiori si arriva perfino a prendere medicinali per placare questa fastidiosa e debilitante emozione.
Fortunatamente si può capire e si può superare. L’ideale è rivolgersi ad un mental coach sportivo, che con delle semplici tecniche è capace di individuare la causa e di risolverla agevolmente.
Molti atleti potrebbero vincere a livello straordinario imparando a gestire al meglio questa paura.
A volte fa la differenza tra un buon atleta e un campione. La vittoria è determinata non solo da tanto allenamento fisico, tattico e tecnico. Ci sono tantissimi atleti preparati ma pochi sono dei veri campioni capaci di vincere e vincere e ancora vincere. Infatti la vittoria è determinata da una grande preparazione mentale. Senza essere preparati mentalmente, ed essere bravi a gestire al meglio i propri stati emotivi raramente si riesce a vincere a grandi livelli.
Anche se in Italia la figura del mental coach ancora non è presente in tutti gli sport sarà il professionista che affiancherà l’allenatore per trasformare buoni atleti in Campioni!
Ad esempio un team nel quale è presente un mental coach può gestire al meglio la paura di vincere, facendo dei semplici esercizi. Come si migliorano le tecniche di allenamento atletico, tecnico e tattico così bisogna e bisognerà sempre di più migliorare la gestione delle emozioni e la preparazione mentale.
Oggi la gestione mentale degli atleti è relegata al buon senso dell’allenatore. Purtroppo questo modo di fare fa più danni che altro.
Infine, l’ultimo concetto fondamentale che voglio trasmettere, è che non bisogna confondere il mental coach con il motivatore. Ci sono alcune persone che sono molto brave a spingere all’azione, attraverso la motivazione. Bene sono importanti, ma il mental coach non motiva solamente, fa molto di più. Aiuta l’atleta a crescere come persona, da molti punti di vista. Lavorando sulle sue emozioni e sulle sue “zone d’ombra”.

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