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Stress da vacanze:paradosso dei tempi moderni?

Ah cari miei….siete già immersi nella vostra vasca da bagno (come in quel celebre spot che reclamizzava crociere da sogno) a rimembrare i giorni trascorsi a bighellonare e a piangere amaramente per il rientro che vi attende inesorabile? Già tremate soltanto al pensiero di riprendere quella cornetta telefonica in mano? Siete scossi soltanto al pensiero di entrare in auto e buttarvi nel traffico tentacolare della vostra città? Bene, siete in buona compagnia, perchè da recenti studi che l’ISTAT ha reso pubblici, ben 1 italiano su 10 soffre di quella che comunemente è conosciuta come:Sindrome di stress da rientro (Post-Vacation Blues in lingua inglese). Senso di stordimento, calo dell’attenzione, mal di testa, digestione difficile, raffreddore, mal di gola, tosse e dolori muscolari, questi alcuni dei sintomi più accusati da chi si considera preso nella morsa di questa, relativamente, nuova sindrome dei giorni nostri. Le Cause

Lontani dalle incombenze lavorative, dagli obblighi casalinghi, dallo studio sistematico e programmato, il nostro organismo muta i propri ritmi biologici. Se la vita frenetica a cui siamo tutti noi sottoposti impone una soglia di attenzione piuttosto alta, se il nostro umore deve essere sempre alle stelle (per non risultare “musoni” o peggio disfattisti sul luogo di lavoro o tra le nostre frequentazioni), se il nostro fisico deve essere performante ed ai massimi livelli per ricoprire gli innumerevoli ruoli che la società ci impone (padre, madre, figlio, cittadino, consumatore, studente, lavoratore…), una volta messi alle spalle tutti i “vincoli” che ci legavano a quello stile di vita, il nostro organismo (e per organismo intendo la somma di corpo fisico+mente) muta di punto in bianco i propri ritmi e rallenta di sua sponte tutte le attività che gli sono proprie. Ne consegue che i riflessi subiscono uno stop che ne riduce le funzionalità di quasi la metà, idem per digestione e pressione arteriosa, soltanto per citare alcuni esempi. Va da sè che dopo una quindicina di giorni di questo tenore, rimettere in moto tutto l’apparato, oliarne gli ingranaggi e fare il pieno di carburante risulta stressante soltanto a pensarci. Cosa Fare? In accordo con i consigli medici più in voga in materia e con il nostro buon senso (che non dimentichiamolo mai dovrebbe essere il nostro primo medico) è possibile tracciare delle linee guida a cui attenersi onde evitare che l’inevitabile strappo tra i due periodi presi in esame (quello delle vacanze e quello “routinario”) sia troppo drastico: 1) Vabbè…questo primo punto è di natura essenzialmente di buon senso più che medico. E’ consigliabile mettere qualche giorno di riposo tra le vacanze ed il rientro al lavoro, onde evitare drastici scompensi all’organismo. Invece, per chi tornasse dalla località di villeggiatura un’ora prima di riprendere l’attività lavorativa (ho un po’ esagerato..ma per capir ci) consiglio di dilazionare gli impegni più pesanti e trasferirli nel fine settimana, dove già avremo “digerito” il rientro. 2) Fate scorta di uva rossa. Come dimostrato da molti studi (recentemente anche da una ricerca dell’Istituto di Patologia Vegetale dell’Università di Milano), la melatonina contenuta nell’uva rossa aiuta a regolare il ciclo sonno-veglia e svolge una importante azione antiossidante. 3) Questo punto si ricollega un po’ al secondo. Durante le vacanze il ritmo veglia-sonno si sarà naturalmente modificato (a vantaggio del secondo elemento del rapporto, ovviamente J) e modificarlo di colpo invertendo le percentuali totalizzate può essere davvero debilitante (passare di colpo da 12 oredi sonno a 6 è davvero da killer del vostro organismo J). Il mio consiglio è: tenetevi due/tre giorni di cuscinetto per ristabilire i normali parametri che la vita di tutti i giorni vi impone, magari passando dolcemente da 12 ore a 8 e poi a 6. 4) Il più alto rischio di stress al rientro dalle vacanze è naturalmente di natura psicologica. Tenere la mente occupata con buoni propositi e considerare i giorni appena trascorsi, tra gioie famigliari e sano riposo, come propellente per azioni future piuttosto che come materia utile ai soliti rimuginamenti e rimpianti, è gia un buon inizio. Se a questo aggiungiamo una sana dieta da tenere sotto controllo, del sano esercizio fisico da far diventare una piacevole routine, vedrete che i giorni del rientro trascorreranno più leggeri ed in modo propositivo. Vorrei terminare questo articolo con una nota di costume che credo rasenti la follia. Sempre più spesso quello che gli americani chiamano “post vacation blues” viene evitato dalle persone in un modo molto singolare… ossia portandosi il lavoro in vacanza! Recenti ricerche hanno dimostrato il fastidio da parte di amici e fidanzati nel vedere i propri cari alle prese con email e telefonate di lavoro sotto l’ombrellone, un comportamento che non causerà stress da rientro ma vanificherà tutti i potenziali benefici che potrebbero essere accumulati durante una sana e piacevole lontananza dalla routine giornaliera. Forse, tutto sommato, un po’ di stress da rientro non farà cosi male, non credete J? Articolo di Andrea Terenzi. Se ti è piaciuto questo articolo ed hai trovato il suo contenuto utile, allora apprezzerai anche ulteriori contenuti e approfondimenti al sito http://www.iltuobenessere.it. Sentiti libero di condividere queste informazioni sul tuo blog, ma a condizione di mantenere inalterato il contenuto ed il nome dell’autore, citando la fonte e il link.

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