Il cicloturismo è un fenomeno di cui da un po’ si sente parlare spesso e che rappresenta una tendenza affermata ma in piena espansione del mondo del turismo. Il cicloturismo consiste nel viaggiare a bordo della propria bicicletta, alternando al massimo tratti in bici a tratti sui mezzi pubblici. Chi sceglie il cicloturismo lo fa per passione o per una coscienza ecologista particolarmente sviluppata.
Ormai il cicloturismo è una nicchia affermata, che frutta anche parecchio: secondo una stima del Parlamento europeo, infatti, il cicloturismo rappresenta per l’Europa una fonte di introiti che arriva anche a 44 miliardi di euro l’anno. Per questo, non è un fenomeno da sottovalutare e forse è ad esso che bisognerebbe guardare quando si piangono gli effetti devastanti della crisi economica.
Ma bicicletta non fa rima solo con cicloturismo: la bici, infatti, è vantaggiosa anche per altri motivi. Per prima cosa, stimolare la diffusione delle biciclette significa ottenere effetti immediati sul traffico – che potrebbe essere decongestionato – e sul livello di polveri sottili nell’aria delle grandi città. Oggi, infatti, il livello di inquinamento è tale che le amministrazioni comunali, provinciali e regionali sono costrette prendere spesso provvedimenti d’urgenza. Le soluzioni “una tantum”, però, non sono sufficienti e non risolvono alla radice il problema. Al contrario, se si riuscisse ad abituare la popolazione a prendere la bici al posto della macchina, ma soprattutto se venissero create le infrastrutture necessarie a modificare le abitudini della popolazione urbana (al pari di quanto accade in paesi del Nord Europa come l’Olanda o la Germania), i benefici sarebbero certamente durevoli e profondi. Oggi, infatti, sono moltissime le persone che lascerebbero in garage la macchina (costosa da ogni punto di vista, non ultimo quello della benzina) per andare in bici, e se non lo fanno è solo per le condizioni poco sicure delle strade.
Non dimentichiamo, infine, che la bicicletta fa bene alla salute. Oggi tutti sono consapevoli dei danni che una vita troppo sedentaria può provocare. Muoversi in bici significa fare sport, e fare sport significa prevenire molte delle malattie più diffuse, mantenere con più facilità il proprio normopeso, vivere meglio da molti punti di vista, con enorme beneficio per la singola persona e, di riflesso, per la società in cui vive.
Fare sport in sella alla propria bici può voler dire diverse cose: c’è chi sulla bici fa dei veri e propri allenamenti, usando una bicicletta da corsa se si allena sulla velocità o una mountain bike se si allena sul fuoristrada. Ma anche chi utilizza una normale bicicletta da città e pedala soprattutto per spostarsi da un punto all’altro della città fa una scelta certamente più saggia di chi si muove solo in automobile e passa gran parte della sua giornata seduto dietro ad una scrivania.
Oggi favorire e incentivare uno stile di vita più sano e dinamico è una scelta fatta da molti governi per ragioni soprattutto di convenienza: una popolazione attiva e che si ammala meno è senza ombra di dubbio una popolazione che “costa” meno in termini di spese mediche e di ospedalizzazione. Anche in questo caso, quindi, stimolare le persone ad andare in bici anziché in macchina conviene!