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La cultura dei materiali per l’innovazione

Diffondere la cultura dei materiali per l’innovazione in ambiti come l’architettura, il design, la tecnologia e la moda. Insieme celebrare il patrimonio di eccellenze italiane apprezzate in tutto il mondo in settori che coinvolgono i più vari aspetti della vita quotidiana.

Eccellenze italiane” è la mostra presentata a La Triennale di Milano (fino all’8 dicembre presso lo Spazio Material ConneXion Italia) e organizzata insieme a Material ConneXion Italia. Un’occasione per fare rete: presentare le aziende, far conoscere i progressi della ricerca e incontrare i progettisti.
Material ConneXion ha scelto all’interno della sua Library i produttori italiani di materiali e processi produttrivi innovativi o sostenibili più particolari che sono presenti alla mostra con installazioni e con oltre 48 tabulae con campioni di materiali e dettagli tecnici.
Tra le eccellenze italiane scelte: l’azienda Cleaf per i pannelli Fusion, pannelli laminati nei quali sono inseriti tessuti e filati; Oltremateria per le superfici continue a basa d’acqua, sostenibili ed ecologiche; Gaetano Rossini per i processi di tessitura in 3D; Finproject per XL Etralight, poliolefina espansa e reticolata realizzata con tecniche di stampaggio ad iniezione; Oneplot per particolari rappresentazioni di immagini attraverso tecniche di microforatura in particolare su superfici in acciaio inox; Guimer per Reticube Tecnology, un processo di sinterizzazione laser.
La mostra ospita anche i finalisti del primo MCI Contest, concorso online ideato da Material ConneXion Italia rivolto a studenti, designer e architetti italiani e stranieri, che ha avuto come oggetto “concept e idee per l’applicazione di materiali innovativi e sostenibili”. Il contest si è svolto durante l’estate e i partecipanti hanno potuto scegliere fra 9 materiali, rigorosamente Made in Italy, quello ideale per realizzare un progetto che sfruttasse al meglio le potenzialità offerte dal materiale.
Tra i progetti premiati, Jacroki Trench di Arabella Isca: scelto per “la migliore applicazione di un materiale nuovo a un prodotto classico”. La designer ha realizzato un classico trench femminile reinventato grazie all’uso di un materiale innovativo ed ecologico a base di fibre naturali e carta riciclata. In particolare ha utilizzato Jacroki, una fibra cartacea prodotta dalla Okinawa, un’azienda veneta che ricerca materiali innovativi e sostenibili nel settore moda. L’azienda ha una divisione interna, Green Materials, che presenta tre famiglie di prodotti: oltre alla fibra cartacea, Idroki la prima pelle al mondo sostenibile, lavabilie e certificata e la microfibra Microki.
Mentre “Design Zero” è una maglia, risultato del progetto presentato dall’architetto Antonio D’Ascenzo (classificatosi terzo) e realizzata conRevolutional™ Energy dell’azienda bergamasca Carvico. Frutto di sei mesi di ricerca e sviluppo, questo materiale è un tessuto ad alte prestazioni, coperto da due importanti brevetti: uno riguarda la legatura del tessuto, uno è relativo invece al suo processo produttivo. Costituito dal 71% di poliammide micro e dal 29% di elastane, Revolutional™ Energy è dotato di elevata azione contenitiva, offre elasticità, contenimento muscolare, massima vestibilità ed elevata copertura, garantendo eccezionale traspirabilità.

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