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La leggenda di Fata Morgana a Messina

La leggenda di Fata Morgana a Messina si svolge durante la
dominazione Araba in Sicilia.

Tre temerari
cavalieri Messinesi
: Cola Camuglia, Ansaldo da Patti e Jacopino
Saccano decisero di chiedere aiuto a Ruggero il Normanno, che
si trovava dall’altro lato dello stretto, per sfidare i dominanti Mussulmani.
Essi infatti donarono a Ruggero una spada a due mani ed una croce, riferendo
che i cittadini Messinesi e i Siciliani erano disposti a tutto pur di liberarsi
dalla tirannia Mussulmana.

Rugero il Normanno ancora non possedeva neanche un battello e soltanto 200
cavalieri. Mentre passeggiava pensierosamente lungo il litorale Calabrese, un
tratto d’acqua cominciò ad agitarsi, e gli apparve la “fata delle acque
conosciuta anche come “fata Morgana”.

La leggenda racconta che fata Morgana, rimasta incantata dal clima e dalla
bellezza dello stretto, delle terre vicine e del mare stupendo, decise di
stabilirsi in profondità nel centro delle acque dello stretto di Messina.

Morgana che era in grado di percepire i pensieri di Ruggero, decise di
aiutarlo proponendosi per portarlo dall’altro lato dello stretto e per
fornirgli un forte esercito con cui sconfiggere i nemici. Tuttavia Ruggero rispose:
“Mi dispiace cara Morgana, ma non posso accettare il tuo aiuto. Io sono di Fede
Cristiana e dunque saranno la Madonna e mio signore Gesù che mi assisteranno in
questa impresa!”

Con la sua magia Morgana fece si che la Sicilia apparisse improvvisamente
vicina, come raggiungibile in un salto e fece comparire palazzi strade e
giardini lungo le coste messinesi. Anche se meravigliato dai poteri di Morgana,
Ruggero rifiutò ancora l’aiuto di Morgana, che accetto il volere di Ruggero, le
visioni scomparvero e la fata andò via.

L’anno successivo, Ruggero con un esercito di ben 1700 uomini e 27
imbarcazioni conquistò la Sicilia con la protezione della Vergine Maria.

Per ringraziare la Vergine Maria fece costruire a S. Ranieri
una chiesa ed un monastero dedicati a SS. Salvatore.

In alcuni documenti pare che altre persone avrebbero visto i fenomeni che
vide Ruggero Il Normanno sullo stretto, l’acqua si trasformava come una
gigantesca lastra di cristallo che si estende lungo le due rive, e pian piano
si trasforma in lunghi pilastri, castelli e arcate, che poi si trasformano ancora
in selve, giardini e altre figure.

Pare
si possa trattare di un fenomeno ottico
– meteorologico
che sarebbe visibile solo in particolari
condizioni atmosferiche.

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