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Storia del trasporto dal 3300 a.C. ad oggi

Un uomo, vissuto tra il 3300 ed il 3100 a.C. aveva con se una cesta di legno, un paio di contenitori realizzati con la corteccia di una betulla ed un marsupio in pelle contenente utensili di vario genere. E’ la prima testimonianza di trasporto o trasloco che sia giunta a noi. Sul suo corpo congelato, ritrovato sui ghiacciai delle Alpi Venoste, tracce di grano e farro. Molto probabilmente si stava trasferendo in un’area agricola portando con se attrezzi e sementa. E i contenitori in corteccia sono dei rudimentali “imballaggi” delle sue cose.
Le esigenze di trasferimento che con il tempo hanno accompagnato gli uomini si sono sempre più evolute. Basti pensare agli eserciti romani che si spostavano in tutto il mondo allora conosciuto. Oppure al fiorire del commercio. Intere generazioni hanno dovuto imparare l’arte del trasporto e del trasloco, migliorando sempre di più la qualità dei loro spostamenti per renderli più comodi, più confortevoli e soprattutto realizzando mezzi di trasporto che consentissero di trasportare più cose possibili riducendo al minimo le probabilità di danneggiamento alle stesse.
Nella società moderna si movimentano milioni di metri cubi ogni giorno in tutto il mondo. Dalle aziende alle famiglie, tutti hanno la necessità di trasportare le loro cose. Pensiamo ad esempio alle aziende che esportano i loro prodotti a livello nazionale ed internazionale, alle famiglie che ordinano on line i loro acquisti i quali poi gli saranno recapitati attraverso una fitta rete di corrieri, ai traslochi di intere abitazioni ecc… potremmo fare tanti altri esempi.
La tipologia di oggetti da trasportare è cambiata dall’alba dei tempi ad oggi. Se prima si spostavano prodotti alimentari in giare, oggi si utilizzano camion con la cella frigorifera. Ma una cosa è rimasta la stessa: il fatto che per trasportare qualsiasi cosa servano delle braccia. Braccia per caricare le giare allora, braccia per caricare gli scatoloni oggi. E se qualcosa è talmente pesante da dover essere caricato e scaricato con un braccio idraulico, sono sempre le braccia dell’uomo che lo comandano.
Oggi però la professione del trasportatore e del traslocatore richiede esperienza, professionalità ed una profonda conoscenza delle norme che regolano il settore. Basti pensare al trasporto di opere d’arte o di medicinali, oppure il trasporto di sostanze pericolose. Non ci si può proprio improvvisare. Il personale di ogni ditta di trasporti viene periodicamente aggiornato sui nuovi materiali da imballo, sulle modalità di imballaggio e di costruzione di imballi personalizzati per oggetti particolari. Anche l’uso dei macchinari da carico e scarico richiedono una certa preparazione professionale. Utilizzare un braccio meccanico idraulico per caricare un oggetto fragile non è che si possa imparare in due giorni di lavoro. L’evoluzione dei trasporti hanno visto anche l’evolversi degli automezzi a questo scopo dedicato. Se prima ci si spostava con un carretto trainato da un cavallo, oggi vi sono automezzi pesanti con centinaia di cavalli nel motore, dotati di cassoni di vario genere a seconda dell’uso a cui sono destinati. Celle frigorifere, telonati, imbottiti e blindati sono solo alcuni esempi della varietà e la tipologia di cassoni oggi utilizzati. Per non parlare del trasporto aereo, settore nel quale alcune ditte hanno costruito la propria fortuna specializzandosi nel trasporto esclusivo di merci di ogni genere che vengono trasportate da un estremo all’altro del pianeta. Questo breve articolo è solo la superficie di un argomento complesso ed interessante come quello del trasporto merci ma da già un’idea di come si sia trasformato dai tempi dell’uomo ritrovato tra i ghiacci delle nostre Alpi.

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