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Superare la crisi del mercato immobiliare acquistando casa all’estero? Quali sono le opportunità fuori dall’Italia

Investire solo nel luogo in cui si vive è una idea che appartiene al passato, e quando il mercato immobiliare è piuttosto stagnante in patria, ci si pone l’interrogativo se non si faccia meglio a investire all’estero. La domanda è: investire all’estero è alla portata di pochi privilegiati a caccia della terza o quarta casa a New York, a Miami South Beach, a Kensinton a Londra, Marais a Parigi, nel centro di Monaco, o questi luoghi affascinanti sono alla portata anche dei piccoli e medi investitori? Probabilmente la domanda è troppo semplice perché occorre fare diverse valutazioni in base al paese prescelto, certo è che le opportunità migliori sembrano presentarsi in tempo di crisi e molte di esse non possono che essere colte all’estero se si guarda a un mercato immobiliare italiano ancora più fermo, dopo le ultime novità in materia di fiscalità immobiliare e con un accesso al credito bancario sempre piu difficile. Gli italiani occupano i primi posti come investitori nelle località già citate mentre sembrano chiamarsi fuori dalle corse all’acquisto in mete come Dubai o Shangai. Assieme ai nostri connazionali, troviamo molti acquirenti Russi, o in minor parte Francesi o Inglesi, più staccati Tedeschi e Americani. Cosa spinge all’investimento in terra straniera? Sicuramente le paure legate alla tenuta dell’euro, anche se conserva un tasso di cambio favorevole nei paesi dell’area dollaro, o anche motivi di lavoro o l’acquisto di case per figli che si trasferiscono oltreconfine (in quest’ultimo caso specialmente a Londra o New York), o ancora la voglia di mettere a reddito un bene in un paese che abbia un regime fiscale sostenibile (magari sfruttandolo anche per delle brevi vacanze). Ecco alcune possibili strategie per investire in paesi che offrano una combinazione di fattori favorevole: una volta valutate la certezza del diritto e la regolamentazione edilizia e immobiliare del paese prescelto, in modo che la proprietà sia tutelata, occorre analizzare il rapporto di conversione della valuta privilegiando le location dove questo risulti favorevole. Facendo un esempio banale e meramente matematico e ipotizzando di avere a disposizione un capitale di 100.000€ con un cambio euro/dollaro basato sul valore di 1,29 si può acquistare un appartamento negli Stati Uniti del valore di 129.000$. Gli USA attraversano come il nostro paese una fase di congiuntura, ma hanno alle spalle una storia di stabilità e affidabilità, inoltre in diverse location si trovano opportunità a prezzi abbordabili, per giunta facilmente riaffittabili vista la grande domanda locativa da parte dei turisti. Comprare casa a Panama è un altro esempio di investimento virtuoso, il paese non ha una storicità paragonabile a quella degli Stati Uniti, ma ha una economia in costante crescita grazie all’omonimo canale ed è una meta esotica che attrae molti stranieri, il costo della vita basso, grattacieli vista oceano e la foresta pluviale che circondano la splendida Panama City, sono alcuni ulteriori elementi che affascinano l’investitore straniero. In entrambi i casi, una fiscalità benevola è in grado di attrarre e soddisfare anche piccoli e medi investitori, che non vogliono vedere i loro guadagni essere penalizzati da tasse di varia natura.

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