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Viaggi e Vacanze : Dubai stravagante e magica

Grattacieli a forma di vela, palme artificiali nel mare, funghi di
vetro alti cento piani, piste da sci in mezzo al deserto: questa è
Dubai, la città regina del lusso e del divertimento per portafogli a
tanti zeri. Dubai è uno dei sette Emirati Arabi Uniti ed è una città
(Dubai City) capitale dell’emirato (ma non dello stato: è Abu Dhabi).

Per popolazione Dubai arriva al secondo posto dopo l’emirato di Abu
Dhabi (un milione e cento mila abitanti) e il rapporto tra le due
“capitali” degli Emirati è stato spesso controverso: Dubai fu per molti
anni (fino a inizio Ottocento) sotto il controllo di Abu Dhabi, ciò
generava uno stato di aperto scontro tra i due emirati che si protrasse
fino alla firma di un armistizio e di una successiva pace sotto l’alta
supervisione dell’Impero Britannico. Dubai formalmente divenne
indipendente ma non smise di rientrare negli interessi inglesi che
sfruttarono abilmente il timore degli emiri rispetto ad una possibile
avanzata turca nella zona per imporre il proprio protettorato a tutti i
sette Emirati.

Dubai divenne così “inglese” e lo rimase fino al dicembre 1971
(anno dell’indipendenza degli Emirati Arabi Uniti): gli inglesi
iniziavano a stringere il cerchio del loro dominio incontrastato per i
mari all’interno del quale era indispensabile il possesso delle vie di
accesso al Golfo Persico e ai suoi ricchi giacimenti di petrolio. Tanto
più che anche i tedeschi erano interessati alla zona e la costruzione,
con capitali germanici, della ferrovia che arrivava a Baghdad aveva
fatto salire notevolmente la loro influenza nella zona (tedeschi e
turchi per di più erano alleati e lo saranno anche nella prima guerra
mondiale).

L’oro nero è in effetti una delle ricchezze fondamentali per la
città: ma non ci si inganni, meno del 15% della ricchezza di Dubai
viene da questa risorsa e fino agli anni Quaranta del Novecento
l’emirato prosperava per il commercio delle perle. Oggi la quota
maggiore della ricchezza del Paese è data dal turismo: la politica
degli ultimi 15 anni, portata avanti dall’emiro Maktoum bin Rashid Al
Maktum (morto nel 2006), ha avuto per denominatore un gigantesco
progetto di ammodernamento urbanistico del territorio volto a fare di
Dubai la regina del turismo di lusso.

Altra risorsa importante di cui la città viveva anche nei secoli
passati è il commercio e precisamente il traffico mercantile via mare:
il suo porto è la principale base di partenza delle merci che partono e
arrivano nel Medio Oriente e detiene la nona posizione al mondo per
volume di merci movimentate.

Anche molte aziende del settore informatico, elettronico e in
genere della new economy sono sorte a Dubai, soprattutto a partire
dagli anni Ottanta: il governo ha creato delle zone “libere”, dei
distretti informatici “free tax”, come Tecom (Dubai Technology,
Electronic Commerce and Media Free Zone Authority) dove hanno sede le
filiali di Ibm, Microsoft ecc.

Dubai è cresciuta enormemente tra gli anni Ottanta ed oggi: non
sorprendono solo i grattacieli e le costruzioni di nuovissima fattura
ma anche il numero di cantieri aperti e di gru al lavoro: per questo la
città richiama una fortissima immigrazione dai paesi vicini più poveri
ma anche dall’India, dal Pakistan e dall’Africa.

Questa crescita urbanistica pare non avere limiti: in mare si
stanno costruendo tre grandi isole artificiali a forma di palma (grandi
da 6 a 15 chilometri, conteranno hotel, ristoranti, centri commerciali)
mentre è programmata la creazione di “The World”, un arcipelago,
anch’esso artificiale, costituito da più di 300 isolotti che dovranno
ricostruire visivamente l’immagine di un globo terrestre: Las Vegas
impallidisce al confronto. Le isole verranno poi messe in vendita e
diventeranno in tutto e per tutto “privato” possesso dell’acquirente
che avrà anche la facoltà di chiederne una sua personalizzazione,
facendo inserire dal costruttore ciò che maggiormente gli aggrada.
Stupefacente ma non per tutte le tasche: le isole costeranno infatti da
un minimo di 20 milioni ad un massimo di 150 milioni di euro.

Il clima di Dubai è decisamente secco, poche sono le precipitazioni
che cadono durante l’anno e nei mesi estivi si superano abbondantemente
i 40 gradi.

L’aeroporto di Dubai è il Dubai International Airport su cui volano
Emirates, compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, e gli altri
principali vettori europei.

La lingua ufficiale di Dubai è l’arabo e la moneta ufficiale è il
Dirham degli Emirati Arabi Uniti; il consolato generale d’Italia si
trova nel Dubai World Trade Center, al diciassettesimo piano.

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