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Convegni al SAIE, un’occasione per approfondire

Quest’anno corre la 46ª edizione del SAIE, il Salone Internazionale per l’Edilizia. Dal 27 al 30 ottobre 2010 presso il polo fieristico di Bologna Fiere, sarà possibile visitare i vari padiglioni per conoscere le novità e i protagonisti del settore, nell’ottica della multidisciplinarità. Grande importanza hanno, quest’anno come l’anno passato, le energie rinnovabili e la sostenibilità, con una Piazza interamente dedicata ad esse all’interno del padiglione 14. Novità assoluta e protagonista indiscusso della fiera sarà SAIECet, lo spazio dedicato alle chiusure edili tecniche e alle automazioni. L’ingresso al polo fieristico è permesso dalle 09,00 alle 18,00 ed è possibile acquistare i biglietti sia alle casse della fiera sia on line.

La Piazza di Cuore Mostra – padiglione 25 – appuntamento tradizionale dell’intera manifestazione, oltre ad essere l’evento culturale più antico e rappresentativo del Salone, modifica la sua struttura tradizionale e si inserisce nel rinnovato progetto espositivo del SAIE focalizzando un tema fondamentale per lo sviluppo dell’universo delle costruzioni: l’integrazione fra le competenze, le tecnologie, le produzioni, i sistemi e le persone che operano in questo mondo. Una serie di seminari si svolgerà nella Piazza del Cuore Mostra dando voce ad esigenze, problemi e soluzioni possibili, mentre un Convegno internazionale ospiterà esperienze diverse sul tema dell’innovazione tecnologica.

Dal visibile all’invisibile venerdì 29 ottobre dalle 10,00 alle 13,00, nella Gallery Hall 15-20.
Come tradizione, il Convegno internazionale del Cuore Mostra focalizza temi emergenti per lo sviluppo dell’edilizia attraverso la testimonianza di architetti di fama internazionale. La rapida evoluzione tecnologica dell’ultimo decennio ha di fatto modificato radicalmente il panorama progettuale: mentre in passato l’architettura che voleva affrontare la sfida tecnologica tendeva a volte a rappresentare l’innovazione anche al di là dei suoi contenuti effettivi, oggi si trova in una situazione per certi versi del tutto opposta rispetto all’esaltazione del tecnicismo.? Si dispone di tecnologie molto più sofisticate rispetto al passato, ma i progettisti sembrano aver completamente abbandonato la “fase muscolare”, in cui gli edifici volevano a tutti i costi assomigliare al frullatore elettrico e/o alla navicella spaziale, per dare vita a soluzioni più pacate, ma in cui sono incorporate quote assai maggiori di innovazione. È stato osservato il passaggio dall’High-Tech al Righ-Tech.? Il progresso tecnologico, anziché esibito, sembra scomparire all’interno di strategie progettuali molto più raffinate e complesse, al cui centro viene posto il rapporto tra uomo-costruzione-società nei suoi vari aspetti e declinazioni. ?Il Convegno internazionale vuole focalizzare l’attenzione su questo processo attraverso esperienze internazionali significative che testimoniano una ricerca ampia ma con molti punti di convergenza.? Al Convegno partecipano, fra gli altri: l’Architetto Ole Gustavsen dello studio di progettazione SN?ETTA con sede ad Oslo e Chris Wilkinson dello studio WILKINSON EYRE ARCHITECTS di Londra. Coordina i lavori Riccardo Roda architetto e urbanista, presidente di EosConsulting, con sede a Firenze, società multidisciplinare che opera nel campo del project management e della riqualificazione urbana. Continua a leggere qui…

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