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L’attenzione verso l’ambiente passa anche attraverso l’ottimizzazione dei materiali. Intervista a Donatella Cursi, Responsabile qualità NWI

Quali criteri produttivi assicurano la qualità dell’acqua che beviamo sulle nostre tavole?
Rispettare
determinati criteri produttivi è fondamentale per garantire che l’acqua
che portano sulla tavola i nostri consumatori sia un prodotto
ineccepibile dal punto di vista igienico sanitario e che conservi
inalterate le caratteristiche di purezza originaria che
contraddistinguono l’acqua minerale naturale.
Per i non addetti ai
lavori il processo di imbottigliamento dell’acqua può sembrare
relativamente semplice e immediato, se paragonato ad altri settori,
come ad esempio quello farmaceutico. Levissima è impegnata molto
seriamente su questo fronte che copre un’area che va dalla captazione
dell’acqua alle sorgenti sino all’imbottigliamento, interessando non
solo – come ovvio – tutte le fasi della produzione, ma anche le
ispezioni, i controlli, le procedure operative e la formazione del
personale.
E’ particolarmente interessante la fase di captazione
alla sorgente perché è quella che garantisce la purezza originaria di
cui parliamo. Serbatoi, tubazioni e parti meccaniche degli impianti
sono tutte realizzate in acciaio inossidabile. E l’aria che viene a
contatto con l’acqua in ogni fase del processo, dal momento
dell’estrazione allo stoccaggio intermedio in serbatoio all’interno
della riempitrice, è filtrata batteriologicamente.

Quali analisi e quali controlli deve superare l’acqua durante il suo processo produttivo?
Una
domanda che spesso il consumatore si fa è cosa significano le analisi
che vengono riportate sull’etichetta delle bottiglie in commercio.
L’informazione
erroneamente diffusa è che si tratti di un controllo quinquennale.
Questo non è vero. E’ solo l’etichetta che deve essere cambiata ALMENO
ogni cinque anni. Questo non è vero. E’ solo l’etichetta che deve
essere cambiata ogni cinque anni. Di fatto i controlli sono molto più
costanti e diversi: si va da quelli delle Autorità Sanitarie agli
auto-controlli da parte della azienda. I controlli di legge vengono
eseguiti alla sorgente, agli impianti di imbottigliamento, ai depositi
di distribuzione e sui punti vendita.
In totale sono 51 i
parametri da rispettare e va ricordato che i limiti previsti dalla
legge per le acque minerali sono più restrittivi rispetto a quelli
previsti per le acque potabili. Va sottolineato anche che il controllo
delle Autorità Sanitarie non si limita al prelievo dei campioni, ma
analizza le prassi di comportamento del personale, la professionalità
nelle singole fasi, con particolare attenzione a quelle che sono buone
pratiche di fabbricazione, specificatamente all’igiene.
L’acqua
nasce pura. Le strutture e la tecnologia ci consentono la massima
garanzia e il minimo contatto con le persone. Per questo lavoriamo
sulla prevenzione. Il nostro valore aggiunto è quello di dare una
formazione specifica a tutto il personale in funzione delle attività
che andrà a svolgere. Il risultato è la sensibilità dell’operatore
nello svolgimento della sua attività e la consapevolezza del suo ruolo
nella qualità del prodotto finale.
Poi abbiamo un sistema di
autocontrollo che conseguiamo sul prodotto in tutta fase di shelf life
(il termine minimo di conservazione). Ogni giorno, centinaia di analisi
chimiche e batteriologiche e 40/45 assaggi per la verifica del
mantenimento delle caratteristiche organolettiche. Rispetto ad altre
aziende del settore, abbiamo inoltre inserito a partire dal 2009 un
ulteriore controllo interno, effettuato da un ente certificatore
esterno che preleva dai punti vendita campioni di acqua Levissima che
vengono fatti analizzare da un laboratorio specializzato e certificato.

Leggi il resto dell’intervista qui http://www.you4planet.it/magazine/126/Intervista_a_Donatella_Cursi%2C_Responsabile_Qualit%C3%A0

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