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L’Irrigazione Antibrina Sottochioma sposa il risparmio idrico

Il mese compreso tra metà
marzo e metà aprile viene considerato storicamente il mese della Brinata
ma anche della Gelata.
I due termini non sono casuali e
identificano le due modalità di abbassamento repentino della temperatura
nel periodo primaverile.
Infatti pur provocando gli stessi effetti, Brinate e Gelate si differenziano nettamente
per alcuni aspetti.
Vediamo dunque le caratteristiche
salienti di Brinate e Gelate rispettivamente:

  • Le Brinate sono
    tipiche di serate/nottate che seguono giornate caratterizzate da cielo
    sereno e calma di vento
  • Le Gelate si verificano con cielo
    coperto da nubi ed in presenza di masse d’aria fredda che si muovono
    verso il basso
  • Le Brinate sono provocate da perdite di calore
    per Irraggiamento ovvero il terreno tende a rilasciare in grande
    quantità il calore accumulato durante il giorno. La colonna di aria
    calda che sale lascia spazio a masse di aria fredda.
  • Le Gelate
    si verificano a causa di correnti d’aria fredda che si spostano verso la
    pianura. Hanno forza e intensità che variano a seconda della velocità
    del vento e la provenienza.
  • Gli effetti delle Brinate si possono
    controllare ed attenuare con l’utilizzo di sistemi irrigui specifici.
  • Gli
    effetti delle Gelate sono difficili da attenuare e controllare a causa
    delle temperature molto basse che provocano e dell’influenza del vento

Questi fenomeni meteo tipici del primo
periodo primaverile possono essere contrastati con differenti sistemi
tra i quali i Sistemi Antibrina Sottochioma.
Un Sistema
Sottochioma si differenzia da un tradizionale Soprachioma con irrigatori
per molti fattori:

  • utilizzo di microirrigatori dinamici con
    portate medio basse
  • copertura anche solo parziale del terreno
  • produzione
    di ghiaccio solo sulla superficie del suolo e non sulla chioma
  • pressioni
    medio-basse (2,5-3,0 bar)
  • portate più contenute (da 15 a 30
    mc/h/ha)

La portata necessaria
è un aspetto molto importante sia dal punto di vista idraulico (minori
volumi da pompare) che agronomico (terreni poco drenanti, colture che
soffrono più di altre l’asfissia) e l’impianto sottochioma permette di
scendere a quantitativi molto vicini a quelli di un impianto a goccia!

Questo
è possibile con la tecnica del Sottochioma Turnato ovvero il sistema
prevede la suddivisione in più settori che vengono azionati
alternativamente da una centralina di comando.
La tecnica del Sottochioma Turnato è stata
indagata e messa a punto, in un programma denominato DisGelo, dai
tecnici del CER (Consorzio di Bonifica dell’Emilia Romagna) e dell’ARPA
(Servizio Meteo Regionale dell’Emilia Romagna).
Grazie alle
indagini e le sperimentazioni su campo a cavallo degli anni 1999 e 2006 i
tecnici coinvolti hanno definito tempi e metodi di questa tecnica
innovativa.

In sostanza un impianto Sottochioma Turnato ha le
seguenti caratteristiche:

  • utilizzo di microirrigatori
    dinamici a bassa nebulizzazione (gocce non troppo fini)
  • pressione
    di esercizio tra 2,0 e 3,0 bar
  • precipitazione per ha compresa
    tra 1,5 e 1,8 mm/h
  • suddivisione in settori in un numero massimo
    di 3 o 4 o comunque tale da non superare i 6-7 minuti di pausa tra un
    turno ed il successivo (tempo di ritorno sullo stesso settore)
  • completa
    automazione del sistema con sensore per la partenza del programma
    Antibrina e centralina per la gestione ciclica dell’irrigazione nei
    diversi settori

Un altro
aspetto interessante è rappresentato dalla facilità di gestione
dell’impianto ed in particolare dalla determinazione dei due momenti più
delicati in assoluto: la °T di accensione e spegnimento del sistema.

A
differenza del Sistema Soprachioma (sempre valido ed affidabile):

  • è
    possibile utilizzare un semplice termometro (e non a bulbo umido)
    posizionato a 30 cm da terra
  • il sistema viene acceso quando si
    rilevano 0,5°C
  • il sistema viene spento quando la temperatura
    risale ad almeno 0,5°C

Ne consegue che, rispetto al
soprachioma, potremo azionare la pompa più in ritardo e spegnerla con
notevole anticipo a vantaggio di minor costi energetici, minori
problematiche di asfissia e….due o tre ore in più di riposo la mattina
dopo una notte in bianco!

Gli
anni hanno decretato al Sistema Antibrina Sottochioma Turnato il pieno
successo ed in particolare su colture quali: Kiwi, Pesco, Albicocco,
Susino.

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