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Per molti vivere in maniera eco compatibile è una grande forma di risparmio. Per altri una pratica decisamente costosa, qual è la tua opinione sull’argomento?Innanzitutto va detto che non esiste una soluzione migliore di altre a livello di eco compatibilità. Siccome è una questione di stili di vita, le variabili sono infinite perché ha a che fare con le nostre abitudini. Quello che cerco di stimolare il più possibile attraverso i miei libri è il cambiamento di queste abitudini, di fare in modo che la gente non ne abbia paura, ma agisca. Ovviamente in una maniera affrontabile anche economicamente. Esistono tantissime soluzioni eco compatibili che non sono assolutamente più care di altre, perché si tratta di usare in modo diverso le cose, di sfruttare meglio le risorse a disposizione. Per esempio, se compri un solo prodotto di grande qualità al posto di tanti di poca qualità, e lo valorizzi in quanto tale, fai del bene a te stesso oltre che all’ambiente. In termini di risparmio ci sono tantissime soluzioni molto democratiche e alla portata di tutti. La cosa importante è focalizzarsi sul passaggio dall’epoca del consumismo all’epoca del post-consumismo. Serve quindi che le aziende e i governi investano in questo settore, tenendo presente che sarà un investimento con dei ritorni, soprattutto sul lungo termine, molto significativi.
Con la tua rubrica “Occhio allo spreco” su Striscia la Notizia riesci a raggiungere un pubblico particolarmente vasto, così come grazie ai tuoi libri. Pensi che i media possano coinvolgere realmente le persone attorno alle tematiche ambientali?Assolutamente sì! Anzi, talvolta mi sembra che ci sia un’offerta inferiore alla domanda delle persone. Penso che se ci fossero più prodotti ecocompatibili “in vista” e disponibili, se ci fossero più servizi e più programmi in questa direzione, la gente li accoglierebbe decisamente volentieri. A me succede di continuo di ricevere mail di persone interessate a ciò che faccio vedere nei miei servizi. Devo dire che sono molto contenta della risposta dei miei telespettatori.
Nel tuo libro ci sono consigli e testimonianze tenute quasi in forma di diario. Pensi che per un effettivo miglioramento al riscaldamento globale sia più efficace l’azione delle persone comuni con le loro piccole “eco-routine” giornaliere o quella dettata dalle politiche nazionali?Da ambedue le cose. Per tutti noi l’insediamento di Barack Obama, con la sua linea green, è stato molto importante. Adesso, ad un anno da quando è entrato in carica, stiamo vedendo quale fatica faccia a passare dai propositi all’azione, perché deve comunque tenere conto di tantissime variabili – sia a livello di politica interna che estera. Noi, come privati cittadini, dobbiamo invece soltanto tenere conto della nostra responsabilità. Verso noi stessi e verso la società, passando per delle scelte che a volte possono anche sembrare “banali”, ma lo sono solo a livello formale. Purtroppo l’essere responsabili da noi ha ancora poco appeal, poca coolness, perché spesso le persone non riescono a scindere la semplicità dell’azione dalla sua importanza. E’ ovvio che il riciclare la carta o il comprare prodotti locali non sono paragonabili – come grandezza – a eventi eccezionali come l’andare sulla Luna. Si tratta di piccoli gesti quotidiani. Ma questi piccoli gesti, sommati tutti i giorni, hanno un potere enorme…
http://www.you4planet.it/magazine/151/Da_Striscia_la_Notizia%3A_Cristina_Gabetti_presenta_%22Occhio_allo_Spreco%22
Tags: ambiente, ecologia, gabetti, rifiuti, spreco, striscia la notizia
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