No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

La Pasta di Gragnano ottiene la certificazione IGP

La pasta di Gragnano oggi conquista la denominazione IGP a livello europeo per cui sarà tutelata da imitazioni e falsi;entra nella lista dei giacimenti gastronomici italiani da tutelare e diventa ambasciatrice del made in Italy e di uno stile di vita sano e naturale .
Salgono così a 254 le denominazioni italiane riconosciute che confermano ,ancora una volta,la nostra posizione di leadership in Europa .
I requisiti per il marchio IGP sono particolarmente esigenti: la pasta deve essere prodotta all’interno del Comune di Gragnano, solo con semola di grano duro e acqua delle falde acquifere locali.
L’estrusione dell’impasto deve avvenire attraverso le file in bronzo.
L’essiccazione deve compiersi in una temperatura tra i 40°C e gli 80°C.
Dopo il raffreddamento, entro 24 ore, la pasta deve essere confezionata, ma senza subire spostamenti, in modo che il prodotto si conservi alla perfezione.
Il prodotto deve avere un aspetto esterno omogeneo,senza macchie bianche o nere,senza bolle d’aria ,fessure e tagli ,muffe ,larve e corpi estranei ,il colore deve essere giallo paglierino .
La pasta di Gragnano è conosciuta in tutto il mondo per la sua straordinaria qualità: la tradizionale trafilatura in bronzo, unita al grano e alle acque locali, dona alla pasta quel suo profilo rugoso che risulta eccellente nel far assorbire i sughi e nel mantenere la cottura al dente.
La pasta di Gragnano ha avuto un successo mondiale grazie al microclima, alla leggera area umida che permette una lenta essiccazione, alla bontà dell’acqua cristallina del monte Faito , povera di cloro, al sole e al vento della sua città ,che è fortunatamente situata in una posizione strategica tra i monti Lattari ,tra i golfi di Amalfi ,di Sorrento ,di Napoli e non lontano dal Vesuvio.
Nel XVII secolo divenne un alimento prezioso per combattere la grave carestia e sorsero molti stabilimenti per la produzione della pasta che da allora fu chiamata “l’oro bianco”.
Nel 1845 il re Ferdinando II di Borbone ordinò che si portasse alla sua corte la pasta lunga di Gragnano che così divenne la città dei Maccheroni ,conosciuti in tutto il mondo e decantati da poeti e scrittori napoletani.
Il momento d’oro della pasta di Gragnano è l’800; i pastifici artigianali si moltiplicarono ed esponevano lunghe le vie della città file di maccheroni ad essiccare.
Dopo il 1861,poichè la produzione della pasta raggiunse l’apice e veniva richiesta da tutte le parti del mondo , il re Umberto I e sua moglie, la regina Margherita di Savoia, fecero costruire una stazione ferroviaria che collegava Gragnano a Napoli per l’esportazione in tutti i porti .

La tradizione della pasta secca gragnanese è ancora tramandata con successo di padre in figlio e per tali pecularietà è la prima in Italia alla quale è stato attribuito il marchio di qualità IGP)in sede comunitaria.

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing