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Martedì 27 luglio 2010 l’ufficio stampa di Giving To Receive ha emesso un comunicato ufficiale nel quale dichiarava la sua uscita sul mercato.Ma che cosa è Giving To Receive? Nessuno sa rispondere a questa domanda, anche perchè per avere qualche informazione più dettagliata bisogna appartenere a qualche azienda specializzata del gioco on line ma soprattutto bisogna essere disposti all’acquisto del format. Questo è quanto emerso contattando l’ufficio stampa di Giving To Receive. Certo è che questo alone di mistero che sta diventando un ottimo marketing per il prodotto, sta scaturendo curiosità e attesa da parte del popolo del web.Abbiamo incominciato a sentire parlare di questo progetto dall’innovativo meccanismo che tenterebbe di far guadagnare chiunque si iscriva circa due anni fa, ma le “vere e concrete” prove sono arrivate di sottobanco il 27 maggio di quest’anno, ad uno degli appuntamenti Europei più importanti del Gaming: stiamo parlando dell’IGaming Super Show di Praga. Scriviamo “di sottobanco” perchè al di la’ del vociferare, nulla è stato ufficialmente presentato. Nonostante ci sia molta diffidenza (al momento sembra tutto molto virtuale) gli operatori del settore attendono Giving To Receive nel 2011, e credono che questo business format possa divenire effettivamente un altro grande successo simile a Facebook (anche se non si tratterebbe di social network, che per i nostri gusti ne abbiamo già fin troppi!).Se è vero che esistono trattative con due importanti operatori del gaming, il settore è indubbiamente fertile. Negli ultimi sei anni le crescite dei fatturati è stata da record. Solo in Italia, le puntate e le scommesse sui giochi pubblici sono pressochè triplicate dai 10,6 miliardi del primo semestre 2004 ai 30,1 dello stesso periodo 2010. E questo potrebbe essere solo l’inizio, perchè la possibilità di giocare tramite le applicazioni telefoniche stanno ultimamente facendo schizzare al rialzo le casse degli operatori. Insomma, il terreno sembra fertile, ma è poi così semplice entrare nel sistema? La risposta è assolutamente no.In tutto questo c’è una notizia molto curiosa: pare il progetto sia “made in italy” e lo si evince dai dati della registrazione del domino: givingtoreceive.com è stato registrato il 4 maggio del 2009 tramite register.itDi certo concordiamo sul fatto che oggi più che mai sembra difficile inventare qualcosa di innovativo nella rete. I grandi successi fanno parte degli anni ottanta/novanta e sono nati lentamente, quasi sempre senza troppe linee guida del web marketing. Per ricordarsi come apparivano importanti siti internet basta copiare il seguente link: http://www.telegraph.co.uk/technology/6125914/How-20-popular-websites-looked-when-they-launched.html Telegraphi.co.uk ci stila una raccolta di immagini che ci spolvera la memoria riportandoci agli aspetti obsoleti che i siti più famosi al mondo avevano all’inizio della loro vita. Da Facebook a MySpace, da Ebay ad Amazon, dalla homepage della BBC a quella della Apple: i siti che frequentiamo quotidianamente erano un tempo estremamente diversi. Che sia il caso di fare subito uno screenshot dell’attuale home page di Giving To Receive?
Tags: amazon, apple, BBC, curiosità, ebay, facebook, giving to receive, givingtoreceive, givingtoreceive.com, google, made in italy, mondoinformatico, MySpace, news, piattaforma on line, register, rivoluzione del web, rumors, scetticismo, web marketing
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