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I favori sessuali e la manipolazione psicologica

Articolo da Essenziale Quotidiano

Da una ricerca effettuata dal portale Universinet.it, sembra che la raccomandazione di un parente o un amico importante quando si tratta di superare esami anche d’ammissione all’università non sia più molto utilizzata.
Gli iscritti al portale hanno potuto rispondere ad un questionario (5.000 le risposte registrate) che riguardava domande su metodi alternativi allo studio per superare gli esami; in particolare alla domanda “Cosa saresti disposto a fare per una raccomandazione”, il 52% degli utenti ha risposto di poter anche ricorrere al sesso e la metà sono ragazze.
I favori sessuali battono così la raccomandazione del politico o del parente che non superano il 10%; poco di più quelli favorevoli all’iscrizione ad un partito politico (12%) o che si farebbero aiutare da un parente professore (16%).
Non rientra in questi casi la storia del professore di Saluzzo che si trova ai domiciliari per le storie sessuali che aveva con due sue allieve: la sua attuale fidanzata ad una intervista ha raccontato cosa le avrebbe confessato il professore. “Valter era prostrato, distrutto, disperato. Mi ha detto: ‘Ho fatto un casino, ho sbagliato, passerò dei guai. Dovrò pagare”. Poi l’ammissione: “Sono stato uno stupido ho avuto due storie… Due storie con le mie allieve. In tutti questi anni non avevo mai ceduto, davvero. Ma loro mi hanno provocato”.
L’ordinanza da parte del Giudice per le Indagini Preliminari Alberto Boetti con cui è stato disposto l’arresto parla di: “violazione dei doveri inerenti una pubblica funzione, di abuso di autorità e delle condizioni di inferiorità psichica conseguente allo stato di allieve, all’età in cui sono iniziati gli abusi ed allo stato di depressione cronica, grave disagio e inadeguatezza con le quali Giordano costringeva ed induceva le due ragazze con manipolazione psicologica dopo averne conquistato la confidenza, anche incutendo timore implicito di possibili ripercussioni sul loro rendimento scolastico a subire ed a compiere ripetuti atti sessuali e particolari giochi erotici”.
Il tutto documentato da intercettazioni ambientali delle forze dell’ordine che non lasciano spazio a dubbi: a casa custodiva un’agenda (consegnatale da una delle due allieve) con all’interno un “disco di cotone idrofilo con tracce ematiche” a testimonianza della verginità perduta (con lui) dalla stessa ragazza nel febbraio del 2011.
Qui siamo lontani dai favori sessuali (che non sono comunque giustificati) per l’ammissione all’università; per di più i cittadini di Saluzzo che difendono a spada tratta il bravissimo professore stanno facendo i conti con una seconda vita dello stesso che non può essere salvata dalla bravura come insegnante, colpe gravissime che non possono essere lavate da Dante o Ariosto; nemmeno dalle lettere che le sue ex alunne scrivono per difenderlo: “Mi chiamo Serena Peirano, ho 22 anni e sono fiera ed orgogliosa di poter dire di essere stata un’allieva del tanto discusso e chiacchierato Valter Giordano, il professore diventato così famoso in questi ultimi giorni. Questi miei pensieri non vogliono difendere le sue azioni, ma vogliono bensì portare sostegno, sincerità e calore ad un uomo corretto, perbene, colto e gentile, che, ultimamente, è stato dipinto come un mostro”.

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