Categorizzate con tale appellativo, che seleziona le donne dalle caratteristiche fisiche appariscenti e a dir poco strabilianti, “le grandi gnocche” sono, da sempre, il sogno di ogni uomo.
E’ palesemente chiaro oggigiorno che, chiunque appartenga al sesso forte, desidera e ammira quelle donne che spiccano tra le altre per la loro bellezza e fascino estetico a prima vista. Nonostante sempre più spesso vige la regola del “quel che conta è la sostanza”, da che mondo e mondo le belle donne hanno sempre attratto molto di più gli uomini e sono sempre riuscite ad ottenere maggiori attenzioni, rispetto a chi, dal canto suo, semmai si è concentrata di più su altri particolari quali cultura, simpatia e spigliatezza.
Le donne però, considerate quasi un “oggetto di culto” da parte dell’uomo, sempre più spesso vengono mercificate e ridotte a meri oggetti di vendita o di esposizione, che incrementano e alzano i relativi livelli di acquisti e interesse: in un mondo dove il gentil sesso ha a lungo combattuto per la grande parità dei sessi e l’emancipazione, esse portano nel loro essere donne un forte divario, formato dalle cosiddettamente chiamate gnocche e le normali.
Risulta essere errato inoltre parlare di un cambiamento di stile al riguardo: ne sono un esempio le donne attive in tv, come veline, letterine, vallette e simili; come ne sono un esempio le pubblicità che mirano alla seduzione affiancando di proposito un bel simbolo tutto al femminile accanto all’oggetto da mettere in vendita; come ancora valenti esemplari risultano i vari concorsi di bellezza,miss maglietta bagnata e quant’altro, che riducono la donna sempre più ad essere apprezzata solo per quante cose mette in mostra bensì che per le proprie e forse reali qualità.