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Mille furti in più del 2010 a Macerata. Carabinieri: “Lavoro duro e gioco di squadra per garantire sicurezza”

L’inizio dell’anno nuovo offre sempre quello spazio mentale di stasi utile a stagliare il bilancio dell’anno andato. Anche il 2012 dunque si apre con il consuntivo delle attività di servizio svolte nel 2011 dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata.
Un rapporto dettagliato, quello presentato oggi in conferenza stampa, che mette a confronto la situazione delittuosa del maceratese nell’arco di tre anni, dal 2009 al 2011. “Un trend che pare in aumento – spiega il colonnello Marco Di Stefano, Comandante Provinciale dei Carabinieri – ma che non corrisponde per proporzione alla percezione di insicurezza registrata nel territorio negli ultimi tempi”. Già, perché la forte percezione di sfiducia e pericolo è dovuta essenzialmente a due dati significativi: l’incremento dei casi di furto (dai 4510 del 2010 ai 5483 del 2011) e quello che concerne lo spaccio di stupefacenti (dai 128 casi del 2010 ai 161 del 2011).
Il Comandante Di Stefano puntualizza l’analisi e si sofferma principalmente sul primo dato, quello che più di altri influenza l’opinione pubblica e desta maggiore preoccupazione. Si tratta di un incremento significativo di furti e rapine in abitazione e di quelli commessi ai danni di auto in sosta. Ma accanto alla durezza espositiva di dati non confortanti, il Comandante, affiancato dal suo vice Palumbo, mostra tutta la determinazione e l’impegno che le forze dell’ordine compattamente impiegheranno in questo 2012 per rispondere al meglio a questa situazione. “Sarà un anno impegnativo, di sforzo massimo, – incalza Di Stefano – in cui dovremo razionalizzare le risorse a disposizione, coordinarci nel modo migliore e giocare di squadra”.
L’obiettivo è quello di salvaguardare un territorio di fatto tendenzialmente e statisticamente tranquillo, evitando così di concedere spazio a quella diminuita percezione di sicurezza che mina alla base la solidità di un territorio. E “salvaguardia” è la parola che il Comandante utilizza anche per descrivere i dati sullo spaccio di stupefacenti. Il dictat infatti è salvaguardare il mondo giovanile, linfa utile alla crescita e allo sviluppo della provincia. “Siamo orgogliosi del lavoro svolto – spiega fiero Di Stefano – perché abbiamo realizzato arresti di qualità”, ossia maturati dopo una capillare attività di indagine e di ricerca.
Ed il dato è confortante, dai 61 arresti del 2010 si è passati agli 83 del 2011, e lo stesso vale per l’incremento dei sequestri dei chili di droga. Altro elemento interessante appare quello relativo alle attività di polizia giudiziaria. In controtendenza con i luoghi comuni che sogliono identificare come maggiormente avvezzo all’atto criminoso l’extracomunitario, i dati registrano non solo un numero sensibilmente maggiore di arresti di cittadini comunitari, ma addirittura un numero quasi quadruplicato di denunce a carico di soggetti dell’Unione Europea.
L’anno nuovo inizia dunque con un appello vibrato alla collaborazione e all’unità, perché dei 438 carabinieri sparsi nella provincia di Macerata, sempre meno ve ne siano in caserma e sempre più nelle strade, perché si realizzi un censimento di tutti gli obiettivi sensibili, perché incrementi la collaborazione tra cittadino e forze dell’ordine, incluse le forze della Polizia Municipale, e perché anche i comuni che si avvalgono del prezioso contributo dei sistemi di videosorveglianza pubblicizzino l’iniziativa. Questi gli obiettivi in agenda per il Comandante Di Stefano e noi non possiamo che rinnovare la fiducia nelle forze dell’ordine. E.S.

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