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Riforma del Catasto, Casero: le tasse non aumenteranno

Il Viceministro dell’Economia, Luigi Casero, ha affermato, anzi, ha assicurato che la riforma del Catasto non porterà affatto ad un aumento delle tasse, al contrario di come si era previsto. Si pensava infatti ad aumenti shock per quanto riguarda il valore catastale delle case e quindi anche all’aumento delle varie tasse sulla casa, quali ad esempio Imu e Tasi.

Entro la fine del mese invece, la riforma catastale, prevista dalla Delega, dovrebbe essere completata; infatti il Governo vorrebbe presentare gli ultimi decreti attuativi estimativi il prossimo 20 Febbraio, durante il Consiglio dei Ministri.

Dal punto di vista immobiliare, il Ministro di cui sopra ha assicurato che il nostro paese in seguito alla riforma del Catasto sarà sicuramente più attrattivo per gli investimenti e che si avranno giovamenti, grazie alle nuove regole di questa riforma, per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale. Alcuni immobili poi, sono sopravvalutati o al contrario, sottovalutati, in base al loro reale valore di mercato e quindi, ci sarà da trovare un’adeguata soluzione anche a questo delicato problema che già si aggiunge ai tanti dubbi riguardanti questa nuova riforma.

Agenzia delle Entrate e Coordinamento Nazionale Interassocativo Catasto si sono scontrati in precedenza nel confronto sulla ridefinizione degli estimi, poiché questi incideranno sulle tasse che dovranno poi pagare i proprietari di immobili. Sì, perché questa nuovissima riforma catastale si basa soprattutto sulla valutazione e sulla classificazione di immobili; il loro valore si baserà sui metri quadri ed altre caratteristiche proprie dell’immobile anziché sul numero dei vani. In seguito, dei coefficienti terranno conto delle caratteristiche edilizie dell’immobile stesso ed il risultato di questa complessa operazione verrà poi moltiplicato per i metri quadri ed è questo che darà il valore patrimoniale della casa. Ci sarà invece un metodo standardizzato di stima diretta per tutti quegli immobili a destinazione catastale speciale, (quelli del gruppo D, per intenderci, come ad esempio i capannoni o gli alberghi), per cui valori patrimoniali e rendite catastali si dovranno adeguare periodicamente.

Tale riforma del Catasto però, va tenuto presente e ben specificato che entrerà in vigore solo dal 2018 – 2019, anche se già da adesso preoccupa molto per tutti i motivi elencati sopra e soprattutto per il facile aumento delle imposte sulla casa che tutti i proprietari di immobili temono di dover pagare. Il momento più delicato di questa riforma comunque, sia per il Governo che per i poveri contribuenti chiamati a pagare ancora più tasse, si avrà quando si stabiliranno i nuovi criteri per cui si dovranno determinare i nuovi estimi catastali, quando gli immobili coinvolti da questa riforma saranno quasi 62 milioni.

Comunque, il Viceministro Casero ha sostenuto con fermezza la sua posizione affermando quelle dichiarazioni positive su questo grosso cambiamento che i contribuenti dovranno subire e quindi c’è un minimo di speranza e di fiducia rispetto al fatto che le imposte non aumenteranno notevolmente, al contrario di come invece si pensava. Il 20 Febbraio infatti arriverà presto e così potremo chiarire con più fermezza le parti principali di questa riforma e ciò che verrà davvero messo in atto e come rispetto agli immobili ed alle tasse.

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