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La rete elettrica italiana sta vivendo una profonda trasformazione grazie alle opere che Terna sta portando avanti per rinnovarla e potenziarla. Tra queste, spiccano due elettrodotti sottomarini che uniranno le regioni italiane e che favoriranno l’integrazione delle energie rinnovabili. Nel frattempo, il Gruppo sta sviluppando anche le interconnessioni con l’estero definendo il ruolo della Penisola come corridoio tra Europa e Nord Africa.
Importanti novità in casa Terna. La società che gestisce la rete elettrica nazionale ha infatti ottenuto il permesso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per realizzare l’Adriatic Link, un elettrodotto sottomarino che collegherà le Marche e l’Abruzzo. Con un investimento di circa 1,3 miliardi di euro, l’opera fa parte del Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec). Considerata strategica anche dall’Arera, l’opera prevede due cavi sottomarini di circa 210 chilometri e due cavi terrestri di 40 km. Si tratta di una delle iniziative più importanti che Terna sta portando avanti per rinnovare e potenziare la rete elettrica italiana, con l’obiettivo di rendere il Paese sempre più protagonista nel sistema elettrico europeo e di favorire la transizione verso un’energia pulita e rinnovabile. Un’altra sfida di grande rilievo è il Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino tra Sardegna, Sicilia e Campania (970 chilometri di lunghezza totale e 1.000 megawatt di potenza in corrente continua), che rappresenta il progetto più ambizioso al mondo per il trasporto di energia elettrica sotto il mare e che richiederà 3,7 miliardi di euro di investimenti totali.
Oltre all’Adriatic Link e al Tyrrhenian Link, Terna ha in programma altri interventi per migliorare le interconnessioni elettriche sia a livello nazionale che internazionale, con un investimento complessivo di circa 2 miliardi di euro. A livello nazionale, il progetto Sa.Co.I.3 prevede la sostituzione, l’aggiornamento e il potenziamento dell’attuale collegamento elettrico sottomarino in corrente continua tra Sardegna, Corsica e Toscana, ormai risalente al 1992. L’opera richiederà circa un miliardo di euro di investimenti. A livello internazionale due i fronti operativi, con Terna che punta a consolidare le interconnessioni europee – in particolare con Austria, Svizzera e Francia – e quelle dell’area mediterranea. Tra le opere di spicco l’Elmed, il ponte energetico invisibile tra Italia e Tunisia. Realizzato in collaborazione con la tunisina Steg, la nuova interconnessione nasce per ottimizzare le risorse energetiche tra Europa e Nord Africa. Il Costo dell’opera è di circa 850 milioni di euro, di cui 307 finanziati lo scorso novembre dal fondo Ue Connecting Europe Facility, dedicato proprio allo sviluppo di infrastrutture energetiche chiave per il Continente e applicato per la prima volta su un progetto con uno Stato Terzo.
Tags: Terna
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