Nell’ambito della corrispondenza postale esiste un’ampia varietà di buste, o ‘buste a sacco’, la cui scelta dipende prima di tutto da cosa si vuole spedire (che sia una lettera o un qualunque oggetto); inoltre, vi è una gamma di prezzi diversa a seconda del formato in questione e del contenuto della busta stessa.

Formati e dimensioni

Per cominciare, è utile passare in rassegna le tipologie di buste principali a disposizione, in modo da poter decidere quella più consona all’uso che dobbiamo farne.

I formati vengono indicati con una lettera accompagnata quasi sempre da un numero (per esempio C5, C4 …), e, per macroblocchi, sono tre i fondamentali: piccolo, medio e grande (o extra); a ogni formato corrispondono delle determinate dimensioni e un peso ben definito, specifiche che crescono all’aumentare del formato.

Il peso massimo del formato piccolo è 50 grammi, mentre per quanto riguarda il medio e il grande si può arrivare ad un massimo di 2 chili.

Il formato postale più utilizzato è il DL, di dimensioni 11x22cm; gli altri formati principali, il C4, il C5 e il C6 hanno, rispettivamente, le dimensioni (in centimetri) di 23×32, 16×23 e 11×16; un formato che sta sostituendo il DL, con una piccola differenza, è il C5/6, che presenta una dimensione di 11×23.

Per quanto concerne la spedizione di lettere, fogli, in generale materiale non fragile, è sufficiente utilizzare una busta in carta proporzionata al suo contenuto; nel caso in cui sono oggetti fragili che vanno mandati, specialmente oggetti elettronici che sarebbe comunque meglio non ‘urtare’, come per esempio pennette USB o auricolari, è indicato utilizzare una busta o in cartone o imbottita.
La differenza tra queste ultime consiste principalmente nel materiale, ma soprattutto nel prezzo.
La busta in cartone presenta un peso maggiore e non è molto indicata per gli oggetti fragili, che comunque non verrebbero salvaguardati sufficientemente dagli urti; quella imbottita, composta di carta esternamente ma dotata di bolle d’aria all’interno, non solo ha un peso minore, ma è anche ottima per la protezione del contenuto e può essere riutilizzata come custodia.

Il prezzo e il rapporto con il formato

Di solito fino a un peso di 20 g non è necessario pagare altro a parte il francobollo.

Nel caso di una busta più complessa, prima di procedere all’invio della stessa, si controlla sempre il suo peso. Quest’ultimo difatti è il fattore che più influisce sulla tariffa postale: più una lettera pesa, maggiore sarà il costo.
Motivo per cui è sempre meglio adattare la dimensione della busta alla dimensione del contenuto, in modo da non apportare del peso ulteriore ‘a vuoto’ che verrebbe ad ogni modo pagato.

Tuttavia, a determinare il costo influisce anche il formato e lo standard di confezionamento.
A parità di peso, un formato medio costerà meno di un formato grande, così come uno piccolo rispetto a uno medio.
Ecco perché le buste imbottite a bolle d’aria costerebbero di meno rispetto a quelle di cartone, per la loro maggiore leggerezza.

Preparare la busta

Sulla busta è obbligatorio fornire i dati del destinatario; il mittente può anche essere omesso, tranne nei casi di spedizione con ricevuta di ritorno.

Di norma, tali dati possono essere inseriti in due modi: i dati del mittente posteriormente sulla listerella triangolare, anche orizzontalmente, e quelli del destinatario anteriormente; in alternativa, entrambi possono essere scritti anteriormente, mittente in alto a sinistra, destinatario in basso a destra.
Il francobollo va inserito in alto a destra e altre diciture anteriormente in alto a sinistra.

Sia per il destinatario che per il mittente vanno indicati nome, cognome, indirizzo, CAP, il tutto preferibilmente preceduto da una intestazione (ad esempio spett.le); il paese va scritto obbligatoriamente nel caso si invii o si riceva posta dall’estero.