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Un idilliaco fine settimana sul lago d’Orta, il più romantico

Per una fuga dal caos cittadino, in un ambiente pittoresco dove il paesaggio è stato preservato ed il clima è particolarmente mite il luogo adatto è sicuramente il Lago Maggiore, ma a seguire troviamo inevitabilmente il Lago d’Orta, più piccolo e spesso meno considerato, ma ugalmente affascinante e romantico.

Il lago d’Orta, detto anche di Cusio, è uno specchio d’acqua cristallina situato in Piemonte; il suo versante orientale è costituito da declivi dolci che culminano con il monte Mottarone, che lo divide dal lago Maggiore (da vedere assolutamente, incluso il giro sulle acque del lago tra le tre isole Borromee), mentre la parte occidentale risulta molto più ripida in quanto dominata dai monti della Valstrona e della Valsesia. L’unico emissario del lago d’Orta è il Nigoglia, il solo affluente tra gli emissari prealpini a scorrere verso Nord.
Proprio per merito dei suoi paesaggi pittoreschi e bucolici che sono stati di ispirazione per numerosi pittori, registi e scultori, è ritenuto il lago più romantico d’Italia, un motivo in più per decidere di trascorrere un fine settimana da queste parti, scoprendo itinerari inediti in perfetta commistione con la natura.

I dintorni ricchi di boschi costituiti da pini silvestri, faggi e castagneti, sono inframmezzati da colture e da piccoli borghi che si affacciano su questo poetico specchio d’acqua e che hanno tutti una storia da raccontare. Il lago prende il nome dal paese di Orta, ridente e tranquillo con le case dai tetti rossi e la splendida isola di San Giuliano a pochi metri dalla riva.
Il turismo è molto sviluppato, ma assai più discreto rispetto a quello del lago Maggiore; qui si viene in cerca di una vacanza capace di ispirare momenti suggestivi spesso accompagnati da veri e propri periodi di riflessione mistica.
Giungendo a nord di Orta, attraverso la strada panoramica, lo spettacolo che si presenta agli occhi del visitatore è veramente incantevole: le acque cristalline del lago abbracciano l’isola di San Giuliano che sembra quasi di poter toccare.
Nel centro del borgo di Orta, è incastonata la pittoresca piazza di Motta, uno splendido affaccio sul lago con il piccolo porto da dove partono le imbarcazioni per l’isola di San Giuliano. Sulla piazza si erige il palazzo della Riviera di San Giulio caratterizzato dalla facciata affrescata, con delle scale asimmetriche ed un piccolo portico.

Sulla piazza si affacciano alcuni esercizi commerciali e botteghe artigiane, mentre le piccole vie che da essa si snodano portano al Sacro Monte; sulla sua sommità fra boschi di faggi, tigli e siepi di bosso, si erge la chiesa di San Nicola di Mira. Vi si giunge attraversando la Riserva Naturale del Sacro Monte, mediante un sentiero caratterizzato dalla presenza di venti cappelle che, con l’ausilio di affreschi e dipinti, raccontano la vita di San Francesco D’Assisi.

Ma il lago D’Orta non è certamente solo meditazione, nei suoi dintorni è possibile gustare i famosi salumi locali come la mortadella ortese di fegato, il prosciutto affumicato della Valvigezzo, il mocetta, un fantastico salume realizzato con carne bovina messa a bagno nel vino rosso o un buon piatto di tapulone, una preparazione a base di spezzatino d’asino il tutto accompagnato con del buon vino rosso.; proseguendo con le delizie ci faremo tentare dai formaggi d’alpeggio come la toma del Mottarone o il Bettellmat delle valli Formazza.
Ma la perla del lago d’Orta è da cercare in mezzo lago: L’isola di San Giuliano, un piccolo gioiello che si raggiunge imbarcandosi dal porticciolo di Orta.

Dominata dalla Basilica di San Giulio e dal palazzo del Vescovo, fu il primo possedimento del ducato longobardo ed in seguito appartenne ai vescovi di Novara; oggi è abitata dalle suore di clausura benedettine.
La basilica di San Giuliano è caratterizzata dalla facciata e dalle scalinate che si affacciano direttamente sull’acqua. All’interno la famosa tribuna in marmo verde risalente al XII secolo, alcuni affreschi e dipinti risalenti ad epoche diverse. Nella cripta al disotto dell’altare, in un urna del XVII secolo, sono conservate le spoglie mortali di San Giulio.
A costeggiare il perimetro dell’isola un’unica via su cui si affacciano alcuni negozi e qualche ristorantino. Bellissime dimore storiche e giardini lussureggianti, fanno da cornice a questo piccolo angolo di paradiso.
Di ritorno ad Orta, si può concludere la giornata in un ristorantino del borgo con cena a base di lasagne al formaggio di capra della valle Strona e pollo alle acciughe al profumo di tartufo.

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