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L’importanza della prevenzione senologica

Il tumore alla mammella è quello più frequente nella donna: la prevenzione si rivela fondamentale per salvare vite, e bisogna affidarsi solo a professionisti esperti per visite ed esami!

 

Il tumore al seno è quello che più colpisce il genere femminile, e l’incidenza è più elevata nei Paesi economicamente avanzati. Tuttavia grazie ad aggiornati programmi di screening, almeno in Italia si sta registrando negli ultimi venti anni una considerevole diminuzione della mortalità, che si contrappone però ad un aumento dell’incidenza.

 

Tumore al seno: i principali fattori di rischio

Perché l’incidenza del tumore al seno è in aumento? Ci sono dei fattori di rischio legati alla persona, che non sono modificabili, così come esistono fattori legati invece ad abitudini di vita sulle quali è possibile intervenire.

L’età, la famigliarità o l’ereditarietà sono fattori sui quali non si può intervenire, ma certamente possiamo modificare le abitudini alimentari e smettere di fumare. Come in tutti i tumori, l’alimentazione è fondamentale per prevenire il rischio di tumori: consumare frutta e verdura, così come preferire il pesce e le carni bianche può aiutare a prevenire l’insorgenza della malattia. L’obesità è un fattore di rischio poiché può portare alla sindrome metabolica, ovvero all’alterata produzione di insulina e quindi di ormoni che possono favorire l’insorgenza del tumore al seno. L’attività fisica risulta in tal senso protettiva e consigliata ad ogni età.

 

Tumore al seno e prevenzione

Per il tumore al seno è difficile applicare una prevenzione di tipo primario, ossia una prevenzione in cui si eliminano i fattori e le cause evitandone l’insorgenza, ma si può e si deve applicare invece una prevenzione di tipo secondario, legata alla diagnosi precoce.

La visita senologica specialistica è un momento importante che deve essere effettuato da medici specializzati in ambito senologico (oncologico o chirurgico). Da sola non può escludere la presenza di tumori alla mammella, ma deve essere integrata con esami strumentali che il medico indica a seconda dell’età, delle caratteristiche anatomiche e dei principali fattori di rischio di cui la paziente risulterà volta per volta portatrice. In tal senso, sono diversi gli esami che si possono effettuare: ecografia, mammografia, persino risonanza magnetica, quando la situazione lo richiede.

 

Quanti esami eseguire per la prevenzione del tumore al seno?

Il Servizio Sanitario Nazionale promuove l’esecuzione gratuita di una mammografia gratuita ogni due anni per le donne tra i 50 e i 69 anni. In alcune Regioni si sta sperimentando l’efficacia in una fascia di età più ampia, quella compresa tra i 45 e i 74 anni (con una periodicità annuale nelle donne sotto ai 50 anni).

Per ogni 1.000 donne di età tra i 50 e i 69 anni sottoposte regolarmente ai programmi di screening e seguite fino a 79 anni di età, lo screening permette di salvare tra 7 e 9 vite!

A volte però lo screening statale del SSN non basta: in casi di ereditarietà o famigliarità del cancro al seno, è bene aumentare i controlli nell’arco della vita e abbassare anche l’età nella quale si eseguono. Per accorciare i tempi e garantirsi un’efficace prevenzione del tumore al seno, ci si può rivolgere a strutture sanitarie private, che operano in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale. A Milano c’è Curie S.r.l. – Diagnostica per immagini e terapia, che da quasi 50 anni è presente sul territorio con diverse unità operative: diagnostica per immagini, poliambulatorio, terapie fisiche e riabilitazione. Il personale di Curie è altamente specializzato e garantisce tempi brevi per l’esecuzione di visite ed esami: un fattore fondamentale quando si tratta di prevenzione di malattie gravi come i tumori!

Per maggiori info: www.curie.it.

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