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Luciano Castiglione: Sustainability Manager, l’analisi dell’esperto

Luciano Castiglione: il concetto di sostenibilità è ormai diventato un elemento imprescindibile nell’ambito di qualsiasi strategia di management aziendale che impone di rivedere e ripensare il processo di creazione di valore.

Luciano Castiglione

Luciano Castiglione: Sustainability Manager, l’importanza di una nuova figura professionale

La sostenibilità è ormai diventata la parola chiave del presente e del futuro di ogni settore, anche a livello aziendale. Luciano Castiglione, esperto nel comparto dell’efficientamento energetico, in un editoriale per il suo blog ne evidenzia il valore: “L’attenzione verso l’ambiente è, ad oggi, uno dei leitmotiv più ricorrenti nella politica internazionale. In questo panorama si sono andate sempre più definendo, sia nella PA che nelle aziende, delle figure preposte al calcolo degli impatti ESG – enviromental, social and governance – con il compito di facilitare la transizione verso un futuro più pulito, più attento verso le persone ed il pianeta”. In particolare, nell’editoriale Luciano Castiglione si concentra sulla figura e sulle funzioni del Sustainability Manager: il D.lgs. del 30 dicembre 2016 n. 254, che attua la direttiva internazionale 2014/95/UE, sancisce infatti l’obbligo per alcune imprese di presentare la dichiarazione non finanziaria relativa ai temi ambientali e sociali attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. In quest’ottica nasce un nuovo profilo, il Sustainability Manager, a cui le aziende affidano il compito di sviluppare e implementare strategie sostenibili volte al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Luciano Castiglione: management aziendale, la sostenibilità ormai sempre più al centro delle strategie

Nell’editoriale Luciano Castiglione spiega come il Sustainability Manager abbia grande responsabilità nel predisporre strategie e iniziative che siano sì efficaci per il business, ma allo stesso tempo sostenibili: può quindi essere definita una “figura mista/trasversale tra un CSR manager ed un HR manager”. Il know-how richiesto include le conoscenze sulla sicurezza dei lavoratori, dei prodotti e delle pari opportunità, e il management ambientale e dei fornitori. Più in generale, le competenze possono essere classificate in due categorie: le verticali abbracciano le abilità manageriali e tecniche (capacità organizzative e di leadership); le orizzontali comprendono le competenze sociali e soft (capacità relazionali e comunicative). Il concetto e il valore di sostenibilità, insieme a quello di innovazione ed economia circolare, devono essere condivisi e trasmessi a tutti i componenti, livelli e processi aziendali di qualsiasi business, che sia esso un servizio, una startup o un’impresa di grandi dimensioni. E anche in ambito internazionale si tiene conto del ruolo della sostenibilità nei piani di ricostruzione e ripresa prendendo in considerazione tre parametri. La sostenibilità sociale, come evidenzia Luciano Castiglione, contribuisce a limitare le diseguaglianze sociali che risultano essersi inasprite a causa dell’emergenza sanitaria (violenza domestica, discriminazioni razziali, povertà). La sostenibilità ambientale permette invece di tutelare il nostro pianeta; infine la sostenibilità economica mira a creare business sostenibili vista l’incertezza della condizione economica attuale. Insomma, il concetto di sostenibilità è ormai diventato un elemento imprescindibile nell’ambito di qualsiasi strategia di management aziendale che impone di rivedere e ripensare il processo di creazione di valore.

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