La produzione oro nel 2016 ha raggiunto il picco record di 3222 tonnellate d’oro, nonostante la quantità prodotta sia un record mai raggiunto prima da alcune fonti autorevoli arriva la notizia che la tendenza produttiva stia per entrare in una fase di declino.

Dopo questo ennesimo anno record per la produzione oro potrebbe iniziare un periodo di lieve ma costante diminuzione della attività estrattiva aurifera, a consolidare questa teoria c’è la grande crescita produttiva esponenziale degli ultimi anni, alimentata dalla febbre del compro oro alimentata dal mercato degli investimenti.

Il calo eventuale della produzione oro sarebbe causato da vari fattori come : minori scoperte di nuovi giacimenti, vene aurifere più povere, oltreché un giro di vite adottato in molti paesi per limitare l’inquinamento in cui le società minerarie sono dirette responsabili per le attività svolte.

Secondo alcune stime se non ci saranno nuove scoperte di rilievo le miniere d’oro esistenti diminuiranno del 10% nei prossimi 5 anni, anche per quanto riguarda le scoperte di nuovi giacimento la situazione non è meno indicativa, si è passati da un record di 37 nuovi giacimenti auriferi scoperti nel 1987 ai soli 3 scoperti nel 2014.

Un eventuale calo della produzione oro mondiale non sarebbe comunque motivo di preoccupazione come per altre materie prime, questo anche perché l’oro è un bene recuperabile a prescindere dell’utilizzo.

Certamente un calo dell’estrazione mineraria aurifera potrebbe portare nel lungo periodo ad una maggiore valutazione dell’oro, questo anche perché al di la del suo utilizzo come materia prima il suo ruolo di bene da investimento si è molto diffuso negli ultimi anni sia per quanto riguarda le riserve d’oro degli stati sia per l’acquisto oro fatto da privati a fini di investimento.

A testimonianza di questo c’è la quotazione oro che non varia a seconda del suo utilizzo come materia ma piuttosto seguendo le logiche dei beni da investimento, l’oro è comunque un bene d investimento unico nel suo genere da considerarsi come se fosse una moneta grazie alla continua richiesta e alla facilità con il quale si può rivendere in tutto il mondo.

Se la produzione d’oro dovesse calare non sarebbe certo una catastrofe planetaria ma sicuramente la sua valutazione potrebbe crescere in modo esponenziale, soprattutto se il fatto diventasse tanto evidente da essere percepito dalla massa degli investitori come un motivo in più per comprare oro.

L’oro è infatti considerato il bene rifugio per eccellenza per difendere il valore dei soldi nelle crisi economiche e non più gravi, una diminuzione della sua offerta potrebbe davvero portare il suo valore a livelli oggi inimmaginabili.