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Mercato del petrolio, l’India avanza e gioca su due tavoli

Negli ultimi anni gli scenari relativi all’industria petrolifera sono cambiati, soprattutto dopo che è scoppiata la guerra nell’est europeo. Il mercato del petrolio russo ha dovuto cercare nuovi sbocchi a causa delle sanzioni occidentali, ed in questo scenario si è infilata di prepotenza l’India, che si candida a modificare notevolmente il quadro del mercato petrolifero dei prossimi anni.

Cosa succede al mercato del petrolio

petrolioUn recente report di Reuters ha evidenziato che l’India è diventata il più grande importatore mondiale di greggio russo, scalzando dalla vetta la Cina. Nel mese di luglio infatti l’India ha importato 2,07 milioni di barili al giorno dal mercato del petrolio russo, con una crescita del 4% rispetto al mese precedente.

La crescita è stata addirittura del 12% rispetto a luglio del 2023 e il Market facilitation index continua a evidenziare un trend crescente. La Cina invece si è fermata a 1,76 milioni di barili.

Perché il petrolio russo finisce in India

La corsa dell’India sul mercato del petrolio russo si spiega con i prezzi scontati dei quali può beneficiare, per via delle sanzioni che i paesi occidentali hanno imposto a Mosca, che hanno finito per ridurre le importazioni di materie prime energetiche russe. L’eccesso di produzione di Mosca deve così essere smaltito, a prezzi vantaggiosi per chi vuole e può ancora comprare.

Il sorpasso dell’India ai danni della Cina deriva anche dalle difficoltà che l’economia cinese sta attraversando. La debolezza di Pechino infatti ha intiepidito la domanda di carburante negli ultimi mesi.

La corsa a sviluppare riserve proprie

L’India però sta giocando questa partita sul mercato del petrolio su un altro tavolo. Quello della produzione propria. Sono stati infatti individuati quattro bacini sedimentari in parte inesplorati, che potrebbero fruttare all’India fino a 22 miliardi di barili di petrolio (fonte Quotex Italia).

Il settore petrolifero indiano è ancora in fase di sviluppo, anche perché mancano compagnie petrolifere con esperienza nell’esplorazione di acque profonde e ultra-profonde. Ma si sta lavorando a questo, e nel prossimo futuro il ruolo dell’India nel mercato del petrolio potrebbe crescere notevolmente (come del resto sta succedendo rispetto all’intera economia globale).

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