In economia nulla può essere dato per scontato soprattutto in un periodo come quello attuale di grande trasformazione economica e sociale che è stato avviato dall’inizio del 2020.
Il cambio della linea politica occidentale verso il green e la digitalizzazione che continua ad apportare cambiamenti sempre più strutturali anche nell’economia reale non potrà che portare cambiamenti strutturali anche nel sistema finanziario globale.
Le politiche adottate dai paesi occidentali con l’introduzione del concetto di lockdown hanno creato un dissesto economico così importante che ha fatto saltare ogni logica precedente.
Anche in paesi come l’italia dove gli aiuti ad imprese e lavoratori sembravano impossibili per la tanto decantata situazione debitoria sono state introdotti interventi di helicopter money.
Cassa integrazione straordinaria per tutti, prestiti ed aiuti a fondo perduto sono stati decisi con grande facilità grazie all’intervento di organi sovrannazionali che hanno preso in mano la politica interna di ogni paese occidentale.
Una strategia inevitabile viste le colossali perdite che la strategia dei lockdown hanno portato alla maggioranza dei settori.
Dopo gli ultimi anni di perdite economiche e finanziarie sono stati molti gli investitori ed i risparmiatori che hanno dirottato i propri investimenti verso beni rifugio come l’oro.
Soprattutto il prezioso metallo giallo è stato in questi anni ancora una volta un’ancora di salvezza per chi ha investito in oro finanziario o fisico.
Tanti hanno creato riserve in oro affidabili durante i periodi di crisi e facilmente monetizzabili sia sui mercati azionari che presso attività come banchi metalli o come questo compro oro Firenze.
La grande affidabilità di questo metallo prezioso si evidenzia nei periodi di difficile congiuntura economica, sia che si tratti di recessione che di inflazione il prezzo dell’oro segue un percorso inverso rispetto agli asset tradizionali.
Proprio la scelta dei beni rifugio più affidabili come l’oro potrebbe essere la chiave giusta per superare sia le conseguenze dovute alla recessione che quelle causate dall’inflazione.
Una strategia attendista che potrà permettere di tornare ad investire quando le nubi della crisi cominceranno a diradarsi e permetteranno di vedere più chiaro per intraprendere scelte diverse.